Le pattuglie della Squadra Volante e della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Orvieto, nell'ambito degli intensificati servizi di prevenzione e di repressione dei reati predatori ed in particolare dei furti in appartamento e delle truffe agli anziani, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Orvieto per truffa e ricettazione due cittadini italiani, entrambi uomini partenopei di 60 e 40 anni.
I due sono già noti alle Forze dell'Ordine come persone dedite alla commissione dei reati già sin da giovani e per questo motivo entrambi gravati da numerosissimi precedenti di polizia e penali, in particolare per reati contro il patrimonio.
Da tempo, gli investigatori del commissariato avevano notato che i due malviventi prendevano alloggio in strutture ricettive della zona in ore anomale (si presentavano alle 5 del mattino) e quasi sempre in coincidenza con furti e truffe consumati nottetempo sui treni in transito nella zona. Alle legittime richieste dei titolari degli alberghi, in una circostanza si erano giustificati dicendo che erano controllori delle ferrovie che smontavano dal turno di notte.
Di recente, uno dei due, il più giovane, era stato “pizzicato” prima che potesse lasciare la città di Orvieto, ma in quella circostanza non erano state trovate prove schiaccianti nei suoi riguardi, e per questo motivo era stato emesso nei suoi confronti un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio con il divieto di fare ritorno ad Orvieto per tre anni.
In questa occasione, invece, sia lui, che il più anziano (con molta probabilità, la mente del duo criminale), sono stati sorpresi uno in albergo, dove era arrivato insieme al complice sempre all'alba, e l'altro nei pressi della stazione ferroviaria, in partenza per il meridione.
I controlli, subito scattati, hanno permesso di trovare addosso ai malviventi ed all'interno della stanza d'albergo, maldestramente occultata, una cospicua somma di denaro contante, anche in valuta estera, in particolare giapponese. Messi inesorabilmente di fronte alle loro responsabilità, non riuscendo a fornire spiegazioni plausibili, ne hanno ammesso la provenienza illecita.
Informata l'Autorità Giudiziaria, il denaro è stato sequestrato e depositato in un libretto postale infruttifero e i due sono stati denunciati per truffa e ricettazione, oltre alla violazione del divieto di ritorno per il quarantenne.
Il più anziano, dichiarato pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stato anch'egli rimpatriato con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni ad Orvieto, provvedimento emesso dal nuovo Questore di Terni, il dr. Carmine Belfiore.
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