Città di Castello

Trovato morto nel Tevere, autopsia chiarirà cause decesso | L’amico denunciato per furto

Dopo il tragico ritrovamento sul Tevere il corpo di D.D., il 20enne di origini albanesi gettatosi nelle acque del fiume per sfuggire alle forze dell’ordine dopo il furto al bar “Officina Caffè”, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria e sarà presto sottoposto all’esame autoptico, che svelerà le cause precise del decesso del giovane.

La scoperta del cadavere da parte dei vigili del fuoco, che per due giorni di ricerche hanno setacciato il fiume, è avvenuta nella zona di Villa Cappelletti, a qualche km a sud dal luogo dove l’altro ragazzo, di origini marocchine, ha confessato di essersi tuffato insieme all’amico durante la fuga successiva al furto.

Il giovane “sopravvissuto”, salvatosi dalla furia delle acque aggrappandosi ad un ramo, aveva confessato il furto e la scomparsa dell’amico domenica scorsa (26 febbraio), a meno di 24 ore dal colpo al bar di Rignaldello. Inevitabile per lui è arrivata la denuncia per furto.