I rappresentanti d'istituto hanno documentato tutte le inadeguatezze della struttura, dove da settembre sono state "trasferite" varie classi del "Plinio" causa lavori nella sede di viale Diaz "Invitiamo presidente Provincia a fare sopralluogo"
Allarme sicurezza alla Palazzina Bini di Città di Castello dove, dal settembre scorso, sono state allocate varie classi del Liceo ‘Plinio il Giovane’ a causa dei lavori in corso nella sede storica di viale Diaz.
Dopo una lettera (senza risposta) inviata via pec lo scorso 24 maggio dai rappresentanti dei genitori ai vari soggetti competenti (e responsabili) in materia di edilizia scolastica – in primis la Provincia di Perugia -, a documentare le numerose criticità sono stati gli stessi studenti, con un video (qui sotto) girato dai rappresentanti di istituto.
I ragazzi partono dall’ingresso, mostrando una porta troppo piccola e senza vetri antisfondamento che apre subito verso l’”ingombrante” postazione dei collaboratori scolastici, con un motorino e alcune bici stipati addosso al muro. Nel filmato gli studenti fanno poi vedere come tutte le porte delle classi non siano “antipanico” mentre in un’aula mancano addirittura le finestre con l’unica fonte di luce che entra dalla porta di emergenza in fondo.
Tante anche le “inadeguatezze” segnalate, non certo adatte ad un edificio che ospita tanti studenti: la larghezza delle scale, a metà rampa, arriva a misurare solo 99 cm, con i singoli gradini alti invece ben 23 cm. Ci sono perfino un’uscita di sicurezza con un pericoloso scalino e alcuni servizi igienici angusti e maleodoranti. Pure all’esterno la situazione non migliora: nel cortile antistante la palazzina un tombino è coperto malamente con assi di legno, manca una scala di emergenza e l’eventuale zona di raccolta studenti è invasa da auto parcheggiate.
“Il disagio e i rischi legati alle criticità illustrate ci impongono di diffondere queste problematiche anche a livello mediatico – hanno sottolineato i rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto Tiziana Attala, Marco Bianchini, Emanuele Mori e Romina Renghi – affinché l’intera collettività sia resa consapevole della grave situazione in cui versa la comunità scolastica”.
I genitori ma anche i ragazzi, infine, rinnovano l’invito alla presidente della Provincia Stefania Proietti perché venga a fare un sopralluogo, “così da rendersi conto personalmente, anche in ragione della sua qualifica professionale di ingegnere, delle gravissime criticità che inficiano la sicurezza di studenti e personale tutto e, di riflesso, la didattica”. Tutti si augurano che la situazione cambi almeno in vista del nuovo anno scolastico a partire da settembre, visto che i lavori nella sede centrale di via Diaz andranno avanti ancora per un altro anno...