“Il comune di Trevi, attraverso un ordine del giorno della vicesindaco Stefania Moccoli, è stato tra i primi comuni in Italia ad interessarsi del baratto amministrativo. Un’interessante opportunità che intendiamo proporre anche come strumento per alleviare il carico tributario delle famiglie più in difficoltà; la nostra – spiega in una nota stampa il presidente della Commissione Statuto e regolamenti, assessore Roberto Venturini – è una amministrazione non nuova a sperimentazioni, sempre pronta a cogliere le innovazioni possibili, ma ciò non può significare una approssimazione nella gestione della cosa pubblica. La commissione consiliare – prosegue – sta lavorando seriamente alla redazione di un regolamento chiaro che consenta ai privati cittadini di accedere in sicurezza al baratto amministrativo, fornendo ore di prestazione lavoro in cambio del pagamento dei tributi comunali. Mentre infatti l’articolo 24 del decreto SbloccaItalia propende per una modalità di esercizio del baratto in favore delle associazioni, la norma è più confusa rispetto all’eventuale partecipazione di singoli individui – spiega Venturini – con evidente implicazione di aspetti delicati come quelli legati ad eventuali corresponsabilità, aspetti assicurativi e contabili rispetto ai quali prudentemente abbiamo voluto attendere un parere tecnico, come puntualizzato da una nota dell’Anci, onde evitare all’ente possibili sanzioni da parte della Corte dei Conti. Quelle relative al baratto amministrativo, la cui sperimentazione, come annunciato in Consiglio comunale, partirà a breve – conclude – sono attività solidaristiche integrative, ma non sostitutive dei servizi di competenza dell’Ente, pertanto la regolamentazione delle stesse prevede necessari approfondimenti di cui la commissione consiliare competente si sta occupando in collaborazione con gli uffici preposti e l’Anci.”