Treni umbri penalizzati, la Regione cerca "alleati" in Toscana e Lazio

Treni umbri penalizzati, la Regione cerca “alleati” in Toscana e Lazio

Redazione

Treni umbri penalizzati, la Regione cerca “alleati” in Toscana e Lazio

Dopo la notizia che da dicembre verranno traslati dalla linea Direttissima alla linea Lenta
Lun, 02/06/2025 - 10:16

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E’ scontro tra la Regione da una parte e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e ART (Autorità Regolazioni Trasporti) dall’altra, dopo la notizia che la riorganizzazione dei convogli, dal prossimo dicembre, porterà alla completa traslazione dei servizi in Umbria dalla linea Direttissima alla linea Lenta.

L’assessore regionale De Rebotti parla di scelte che vanno “ben oltre l’esigenza di delineare strategie atte a superare un periodo, per definizione transitorio, caratterizzato dai lavori con Fondi PNRR sulla rete ferroviaria nazionale” e chiama in causa anche il Governo.

“Dopo aver scritto ad ART – afferma l’assessore – richiedendo che a RFI venisse imposto l’obbligo del rispetto dell’accordo quadro siglato con la Regione Umbria (tutti i servizi di competenza in linea direttissima con il mantenimento degli standard di efficienza e di tempi di percorrenza), apprendiamo dell’intenzione di riorganizzare, già a partire dall’orario di dicembre 2025, le tracce dei treni interregionali veloci dell’Umbria. Ad oggi questo significherebbe una completa traslazione dei servizi di questa Regione dalla linea Direttissima alla linea Lenta, con le ovvie ripercussioni in termini di allungamento dei tempi di percorrenza e relativo decremento della qualità della vita specialmente dei pendolari, studenti e lavoratori. Come già evidenziato nelle nostre precedenti comunicazioni, – prosegue – desideriamo ribadire con fermezza che tali conseguenze sarebbero estremamente gravi per la Regione Umbria. Negli anni scorsi sono stati programmati, attualmente in fase di realizzazione, ingenti investimenti per l’ammodernamento del materiale rotabile veloce, treni nuovi, veloci e confortevoli, destinati ai servizi sulla linea Direttissime con velocità d’esercizio di 200 Km/ora, sforzo che verrebbe vanificato dalla nuova configurazione gestionale, che arriverebbe in maniera anticipata rispetto alla programmazione degli acquisti. Questo vanificherebbe l’efficacia dell’investimenti che la Regione ha fatto con le risorse degli umbri, proprio con l’intento di migliorare il servizio di trasporto su rotaia”.

Afferma ancora De Rebotti: “Ci siamo posti in positiva relazione dialettica per cercare di gestire al meglio le problematiche relative ai cantieri PNRR. Ci troviamo, diversamente, di fronte a dissennate scelte di politica trasportistica, che definiscono scenari fortemente punitivi per i cittadini che utilizzano quotidianamente il servizio. Si sta andando verso l’assoluta predominanza dei servizi commerciali, attualmente Freccia e Italo, e scapito di quelli definibili di cittadinanza, utilizzati dalla gente comune per lavorare e studiare. La regione Umbria si opporrà in tutte le sedi praticabili all’attuale deriva”.

La Regione Umbria richiama il Governo alla responsabilità “nella limitazione delle pessime strategie assunte” e chiede un incontro con tutti i parlamentari umbri al fine di condividere una piattaforma di azioni congiunte. Cercando sponda, in questa battaglia, nelle Regioni Toscana e Lazio.

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