Treni, tagli alle tratte. I sindacati: "Torniamo al livello pre covid"

Treni, tagli alle tratte. I sindacati: “Torniamo al livello pre covid” | L’assessore Melasecche smentisce: “Programmazione puntuale”

Redazione

Treni, tagli alle tratte. I sindacati: “Torniamo al livello pre covid” | L’assessore Melasecche smentisce: “Programmazione puntuale”

L'assessore Melasecche smentisce e parla di rinvio e attenta programmazione
Ven, 12/06/2020 - 14:49

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Basta tagli, riattivare subito tutte le tratte dei treni ancora fermi, perché in una fase in cui si sta combattendo per rilanciare il turismo, è inconcepibile mantenere un livello neanche simile a prima della pandemia. E’ il grido d’allarme dei sindacati che, di fronte alla stazione di Foligno, hanno rilanciato la loro proposta alla Regione. Un dialogo che, con l’assessore regionale Melasecche, va avanti per mezzo stampa, come da loro denunciato e per il quale auspicano un cambio di passo. Il volume di traffico oggi si attesterebbe intorno all’82 per cento, dopo essere arrivato al 22 e al 62 in una fase di pandemia avanzata. Troppo poco e con tagli troppo pesanti per lo sviluppo della Regione, secondo i sindacati.

“No al taglio delle tratte per Firenze e su Orte”

Denunciamo, in particolare – hanno spiegato i sindacati –, la decisione presa dalla Divisione passeggeri regionale (Dpr) Umbria di Trenitalia di sopprimere il treno 3159 Firenze-Foligno e il treno 3162 Foligno-Firenze, e la limitazione a Orte dei treni 2483, 2487 e 2327, che prima arrivavano fino a Roma, e la partenza da Orte dei treni 2324, 2490 e 2492, che prima partivano da Roma Termini. L’azienda continua a dirci che ripristinerà questi servizi tra luglio e agosto, ma conoscendo certe dinamiche sappiamo che una volta che una tratta è stata persa difficilmente poi verrà riattivata”.

“Non siamo forze di opposizione”

L’assessore ci tratta come forza di opposizione politica”, ha detto in apertura il rappresentante della Fit Cisl, Gianni Martifagni che ha puntato il dito su alcuni tagli in direzione Firenze e la cosiddetta “rottura di carico” alla stazione di Orte, che equivale a dire meno tratte per Orte, e quindi per Roma. Dunque il venir meno di fatto, di due dei pilastri su cui impostare il trasporto regionale e la lotta all’isolamento. “L’apertura delle procedure di raffreddamento – ha proseguito Martifagni Fit Cisl – è per riavere quello che avevamo in attesa di un benedetto incontro in cui poter decidere insieme cosa serve e cosa non serve“.

“No al taglio dei servizi in periodi di crisi”

E’ un controsenso comprimere i servizi in una fase di sofferenza economica – ha detto Ivano Bruschi Filt CgilNon discutiamo i provvedimenti perché non esistono governi amici o nemici ma provvedimenti che in questo caso ci sembrano pericolosi. Tagliare dei treni è sempre immotivato e pericoloso“. Laura Patavini (Filt Cgil) ha sottolineato invece il controsenso relativo alla necessità di aumentare i servizi per assicurare il distanziamento e non il contrario. Da Sergio Lombardi, della Uiltrasporti: “Non cerchiamo nemici ma difendiamo i lavoratori”. E Gianluca Morozzi di Orsa: “Moderata reintroduzione per una corsa su Firenze dal 14 luglio e su Ancona – Roma dal 31 agosto. La mancata interlocuzione coi sindacati e con i lavoratori ha portato invece ad alcuni errori, come il fatto che siano inservibili i servizi su Milano da Foligno e Spoleto per coincidenze troppo strette“. E in ultimo Stefano Della Vedova, di Fast Slc Confsal: “Il taglio dei treni su Orte e su Firenze implica un passo indietro, servirebbe un’accelerazione per il collegamento con le grandi città“.

Il confronto con Trenitalia

Terminata la conferenza stampa, nel pomeriggio i sindacati umbri Fast Slm Confsal, Orsa Ferrovie, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno aperto il confronto su questi temi con i vertici territoriali di Trenitalia Amelia Italiano, responsabile della Dpr Umbria, e Marco Betti, responsabile della Direzione risorse umane e organizzazione Centro.

Melasecche e i numeri della ripartenza

Il ragionamento che si fa dalle parti di piazza Partigiani, sede dell’assessorato regionale ai Trasporti, è quello che le riattivazioni stanno andando di pari passo all’uscita dal lockdown. “L’emergenza Covid 2020 ha indotto la Regione a fare scelte urgenti e drastiche anche in tema di trasporti a tutela di tutta la collettività, dipendenti delle aziende di trasporto compresi. Siamo passati dal 25% di offerta ferroviaria del momento più buio al 65% odierno e, dal 14 giugno prossimo, passeremo ad oltre il 90% dei servizi ante COVID”, dice proprio l’assessore regionale Enrico Melasecche che ricorda che il livello della domanda attuale sia il 30 per cento di quello ante Covid.

“Nessun problema di perdita tracce”

Nessun problema di perdita tracce, il 100 per cento dei treni sono già programmati a partire dal prossimo 31 agosto in vista della ripresa delle attività sociali, in primis scuole/università. Basta accedere al sito Trenitalia.com per visualizzarle tutte. Si smentiscono da sole quindi inopportune affermazioni di fonte sindacale. E comunque siamo disponibili come sempre a raccogliere proposte alternative. La scelta di procedere gradualmente è stata ponderata attentamente e necessitata dalla volontà di non sperperare risorse inutilmente, dato l’attuale livello di domanda di mobilità“. Melasecche difende anche l’offerta su Roma, “privilegiata sin dal 18 maggio con la Fase due, sia in fascia pendolare mattutina (dalle 5.40 alle 11) sia in fascia pomeridiana (da Roma dalle 14.28 alle 18.31) e “abbiamo rientrodotto il 100 per cento dei trani ordinari (con 6 collegamenti al mattino e 5 al pomeriggio, integrati dall’offerta intercity e Frecciabianca dal 3 giugno)“.

“Solo un rinvio per i collegamenti con Firenze”

Sul fronte dei collegamenti con Firenze Melasecche parla di un “rinvio della riattivazione a luglio ed agosto”. Smentisce qualsiasi tipo di disattenzione e parla delle novità in arrivo dal 14 giugno, quando da Terni sarà possibile raggiungere Milano centrale in 4 ore e 30 minuti. “Grazie al nuovo orario del treno RV 2477 Terni – Roma Termini si potrà viaggiare sul Frecciarossa 1000 9608 con arrivo a Milano Centrale alle 10 (collegamento utilizzabile anche dai cittadini di Spoleto e Foligno grazie ad un bus sostitutivo). Con Trenitalia stiamo cercando di riattivare al più presto anche il Frecciarossa 9300 Perugia – Milano e, anche in questo caso, ci siamo già attivati per rendere possibile la fruizione del servizio da parte di una platea molto più ampia di cittadini umbri che abitano in tutta la fascia alta del Trasimeno e nella media valle del Tevere. Con Trenitalia regionale, infatti, è stato programmato un nuovo treno che collegherà Foligno /Assisi con Perugia, in tempo per fruire del Frecciarossa consentendo di arrivare a Milano da Foligno in 4 ore e 30 minuti! Non era mai accaduto fino ad oggi“. In arrivo soluzioni anche su Orvieto.

L’appello alla responsabilità

E diretto ai sindacati, l’appello alla responsabilità: “Mi spiace che i sindacati attivino azioni volte allo sciopero – ha concluso l’assessore Melaseccheperché le risposte che cerchiamo di dare sono puntuali e precise, quelle che da molti anni gli umbri si attendevano. È per questo che la sfida lanciata da appena sei mesi dalla presidente Tesei merita risposte responsabili da parte di tutti”.

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