Jacopo Brugalossi
Il progetto originario risaliva addirittura al 1971. Ne è passato di tempo da quel primo tentativo di dare una fisionomia ben definita alla strada statale “Tre Valli”. Oggi, finalmente, un passo in avanti è stato compiuto. Il tratto Eggi-San Sabino è infatti divenuto realtà. Quattro km di strada ad un’unica carreggiata – larga 10,5 metri con una galleria artificiale, 4 ponti e 3 sottopassi – per un investimento di 15 milioni di euro finanziato interamente dalla Regione Umbria, che nel 2004 sottoscrisse un’apposita convenzione con l’Anas.
Dirottato traffico “pesante” – Si tratta di un’arteria che, oltre ad assicurare una più rapida via d’accesso alla città per chi vive nelle frazioni, svolgerà l’importantissima funzione di collegare tra loro le 3 principali aree industriali del territorio: Fabbreria, Madonna di Lugo e Santo Chiodo, “risparmiando” l’area urbana dal continuo via vai di mezzi pesanti, molti dei quali erano costretti a transitare in pieno centro storico. “Una strada importante sia a livello infrastrutturale che a quello ambientale”, ha ricordato a questo proposito il sindaco Benedetti nel suo intervento.
Taglio del nastro – La cerimonia di inaugurazione si è svolta proprio sotto il tunnel – lungo 80 metri – del nuovo tratto. Tra le autorità intervenute c’erano il capo compartimento Anas per l’Umbria Raffaele Spota e l’Amministratore unico dell’azienda Pietro Ciucci. “Anche se il completamento dei lavori ha richiesto più tempo del previsto – ha detto il primo – oggi ci accingiamo ad inaugurare un tratto stradale che porterà molti benefici al territorio di Spoleto, realizzato grazie ai finanziamenti della Regione Umbria che da anni lavora in stretta sinergia con l’Anas”. “Il nostro impegno per migliorare la viabilità è incessante – gli ha fatto eco il presidente Ciucci – abbiamo lavori in corso per oltre 1 miliardo di euro, molti dei quali in Umbria (Perugia-Ancona, Pievaiola, E45), e per quanto riguarda la stessa Tre Valli, quella che oggi vede la luce è solo una tappa intermedia di un progetto più ambizioso”.
Tratta S.Giovanni-Firenzuola – Ambizioso, certo, ma anche molto oneroso, se si considera che per raggiungere l’obiettivo finale, Acquasparta, servirebbero ancora 800 milioni di euro. Di questi circa 87, stando a quanto hanno dichiarato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e l’assessore alla viabilità Silvano Rometti, servirebbero per completare il tratto San Giovanni di Baiano-Firenzuola, anche questo atteso da tempo ma mai diventato operativo, nonostante il progetto definitivo fosse stato inserito dalla Regione nella legge obiettivo del 2001 e riconfermato nel 2006. Si deve ancora attendere che il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) lo finanzi. Per questo e per altri motivi legati ad alcuni veti posti dalla soprintendenza dei beni culturali è impossibile al momento individuare una data precisa per l’inizio dei lavori, “ma – ha assicurato la governatrice – la tratta San Giovanni-Firenzuola rientra tra i progetti prioritari per la viabilità regionale”.
Tunnel da 700 milioni – Una volta che la Tre Valli sarà arrivata a Firenzuola non rimarrà che l’ultimo tratto, quello di cui negli anni si è parlato fino allo sfinimento, che dovrebbe congiungere Spoleto ed Acquasparta. Più facile a dirsi che a farsi visto che, a quanto sembra, per realizzare il tunnel servirebbero la bellezza di 700 milioni di euro. Impensabile, al momento attuale, anche solo ipotizzare come e quando potrebbero iniziare questi lavori. Anche per questo una parte della politica spoletina – quella che crede che l’unico modo per evitare l’isolamento dalle grandi direttrici viarie sia proprio il completamento della Tre Valli – si è dissociata dall’inaugurazione odierna, convinta che per la Regione le priorità siano ben altre. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto Dario Pompili il quale, intervistato a margine della cerimonia di inaugurazione, ha ricordato che il progetto relativo alla Tre Valli presentato anni fa dalla Carispo e costato 1 milione di euro, oltre ad essere definitivo era anche l’unico cantierabile in Umbria.
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