La società Fratarcangeli Cocco di Frosinone ha comunicato l'impossibilità di continuare "anche in ragione della proroga dell'emergenza sanitaria fino al 31 marzo 2022" | Il Carat si (ri)prende la gestione come secondo in graduatoria
Colpo di scena (l’ennesimo) sul fronte trasporto scolastico alto tiberino. Dopo appena una settimana di lavoro e polemiche furenti riguardo a ritardi e disservizi dei bus, la società Turismo Fratarcangeli Cocco di Frosinone ha già deciso di lasciare la gestione del servizio.
L’azienda laziale – che a fine dicembre si era aggiudicata l’appalto del trasporto scolastico per i Comuni di Città di Castello e San Giustino, scalzando il Carat (Consorzio Autonoleggiatori Riuniti Alto Tevere) dopo ben 34 anni ininterrotti di gestione – proprio oggi (17 gennaio) ha comunicato ufficialmente “l’impossibilità di continuazione del servizio anche in ragione della proroga del periodo di emergenza sanitaria al 31 marzo 2022, che ha imprevedibilmente inciso sulla propria organizzazione”.
Con questa motivazione (riportata dalle determina dell’Ufficio Scuola tifernate – la Fratarcangeli ha infine dichiarato “la rinuncia a qualsiasi pretesa nei confronti dell’Amministrazione, fatto salvo il pagamento della attività già prestata” dal 10 al 17 gennaio (corrispondente comunque a 25 mila euro).
In questi casi per individuare il nuovo aggiudicatario dell’appalto non resta che scorrere la graduatoria di gara, dove subito dopo i frusinati si trova proprio il Carat. Al Consorzio tifernate sarà infatti (ri)affidato “in via d’urgenza” il servizio di trasporto scolastico già a partire da domani (martedì 18 gennaio).