Veschi (Fd'I) e Belloni (Lega) interrogano sindaco e giunta sulla mancata sostituzione della barriera dopo l'incidente del 2018 e dopo la maledetta notte del 3 dicembre 2022, quando persero la vita 4 giovanissimi
A quasi un anno di distanza dalla tragedia che ha sconvolto Altotevere, Umbria e Italia – l’incidente stradale del 3 dicembre 2022 che costò la vita a 4 giovanissimi – si torna a parlare del punto del drammatico scontro, in località Altomare di San Giustino, dove a far discutere è ancora la mancanza del guardrail a protezione del pilone del viadotto che, forse, avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.
A portare la questione nel prossimo Consiglio comunale, con un’interrogazione ad hoc, saranno i consiglieri di opposizione Luciana Veschi (FdI) e Corrado Belloni (Lega), che hanno evidenziato come il guardrail fosse presente fino al 1 aprile 2018, quando a seguito di un incidente stradale venne danneggiato, subito rimosso e mai più sostituito.
I due consiglieri di minoranza, sottolineando come “la strada in questione sia di proprietà del Comune di San Giustino”, chiedono infatti a sindaco e giunta di “comunicare le motivazioni della mancata sostituzione della barriera” dopo quella maledetta notte. Nell’interrogazione si chiede inoltre di sapere ”se siano state effettuate indagini nei confronti dei componenti dell’organico comunale e/o dei membri politici della nostra amministrazione a seguito dell’incidente, e se siano stati notificati loro eventuali avvisi secondo l’art. 415 bis ccp”.
Sul tragico incidente, in effetti, la Procura di Perugia aveva aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale: “Occorre fare chiarezza – aveva detto il procuratore Raffaelle Cantone – la tragica morte di 4 ragazzi merita di andare in fondo in merito anche ad eventuali altre responsabilità“. Gli inquirenti avevano infatti cercato di capire se in quel tratto di strada fossero state messe in atto tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare incidenti. A maggio di quest’anno si mossero a modo loro anche i cittadini, facendo partire una raccolta firme per (ri)mettere un guardrail in quel punto maledetto “per evitare il ripetersi di un’altra tragedia”.