“Qualora il Governo del Paese voglia finanziare ed attribuire al nostro territorio compiti di accoglienza dei profughi libici e tunisini, la Provincia non si tirerà indietro, offrendo la consueta collaborazione che sa esprimere nelle situazioni di necessità. Il nostro Ente, che su molti versanti si sta connotando come esempio di accoglienza e di solidarietà, non vuole assumere infatti un atteggiamento di chiusura pregiudiziale, perché sarebbe una posizione in contrasto con lo spirito e le radici della nostra cultura. Pur tuttavia, resterà l’impossibilità di sottrarre alla comunità le strutture che, a diverso titolo, proprio per impegno dell’ente stanno tornando ad essere patrimonio concretamente fruibile, come Villa Fidelia a Spello per le iniziative a carattere culturale, Villa Redenta a Spoleto per quelle relative alla Formazione, l’Isola Polvese per quelle a carattere turistico”. E’ l’affermazione del vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi che nei giorni scorsi ha partecipato al summit sulla vicenda profughi in Prefettura, esprimendo proprio queste considerazioni. “L’instabilità politica e le condizioni economiche dei paesi nordafricani, necessitano comunque – ha aggiunto Rossi – di un interessamento del Governo italiano, come dell’Unione Europea, che vada oltre l’individuazione dei potenziali siti di accoglienza. Un progetto di ospitalità vede nella logistica il problema minore, considerando i problemi degli alimenti, del vestiario, della convivenza, dell’impatto con la comunità locale e della contenzione nei casi previsti dalla legge, le componenti che gli enti locali non possono certo affrontare da soli”.
TRAGEDIA LIBIA, PROVINCIA PERUGIA “OK ACCOGLIENZA MA NON NELLE VILLE DI SPELLO, SPOLETO E ISOLA POLVESE”
Gio, 24/02/2011 - 15:19