Categorie: Economia & Lavoro Istituzioni Perugia Politica

Trafomec, Goracci e Pasquali in difesa dei lavoratori

“La notizia dello slittamento del previsto incontro dedicato alla vicenda Trafomec , non può che destare preoccupazione per le sorti di un sito industriale storico, dei suoi ex lavoratori, da tempo in lotta per il doveroso riconoscimento dei loro diritti e delle assunzioni promesse negli accordi”. Lo dichiara il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) evidenziando che “la tabella di marcia, da tutti i punti di vista, sconta ritardi e intoppi di non poco conto: le spettanze alle quali hanno diritto gli ex dipendenti risultano non esser state ancora versate per intero, mentre delle 120 assunzioni previste a seguito di non facili trattative nella primavera dell’anno scorso, se ne sono concretizzate solo 100”.

LA PROPRIETà NON SI PRESENTA AL TAVOLO

“I lavoratori della Trafomec – ricorda Goracci – erano ben 270 nel 2011, ripartiti in tre distinti stabilimenti: una emorragia che ha interessato il tessuto sociale e produttivo provinciale e regionale in misura non certo trascurabile, coinvolgendo una realtà industriale sulla cui strategicità (che nessuno può disconoscere) sono scorsi fiumi di parole, non sempre corroborati da fatti. È necessario che la Regione Umbria, in tempi brevi e con la massima chiarezza, ponga sui tavoli deputati alla risoluzione della vicenda dei punti fermi invalicabili, in ordine all’avvenire dell’azienda e al destino dei lavoratori. Si tratta – continua il consigliere regionale – di un patrimonio considerevole di saperi, un valore aggiunto di tecnologie e professionalità come quello in questione non va disperso, ma valorizzato e messo al servizio dello sviluppo della comunità. I diritti degli ex dipendenti vanno riconosciuti integralmente e tutte le assunzioni messe in programma vanno garantite, secondo le linee consensualmente stabilite dagli accordi. L’Umbria – conclude – non può assistere alla lenta, ma inesorabile morte per consunzione di un presidio produttivo che può e deve giocare, anche per il presente e per l’avvenire, un ruolo importante nell’accrescimento della qualità del nostro tessuto industriale, troppo condizionato da monocolture, oligopoli e rendite di posizione che hanno aggravato e resa pesantissima una fase congiunturale già di per se drammatica”.

ASSEMBLEA NEGATA

LA PROTESTA

“La vertenza Trafomec rappresenta per tutto il Trasimeno un elemento di grande preoccupazione perché le conseguenze del mancato rispetto degli accordi presi con lavoratori, oltre a colpire centinaia di famiglie, mette a repentaglio la tenuta dell’intero tessuto economico e sociale della Valnestore”. Lo ha dichiarato il segretario della federazione Pd del Trasimeno Sandro Pasquali in seguito alla manifestazione svolta ieri di fronte ai cancelli dell’azienda. “Lo sciopero di ieri – sottolinea il segretario Pd – sta a dimostrare ancora una volta l’unità e la determinazione dei tanti lavoratori, occupati e non, nel chiedere, anche attraverso la mediazione della Regione, che l’azienda rispetti gli accordi sottoscritti, con il pagamento delle spettanze e la riassunzione di 120 dipendenti”.

“A tal proposito – conclude Pasquali – la convocazione del tavolo regionale, previsto per mercoledì 21 conferma l’impegno e l’attenzione della Regione Umbria sulla vicenda, in continuità con quanto è stato fatto in questi anni, in cui si è lavorato con l’obiettivo comune di difendere il presidio produttivo e l’occupazione. L’auspicio è quello di mettere i lavoratori nelle condizioni di operare anche in futuro in un’azienda che punti ancora su qualità ed innovazione così come è stato nel recente passato”.