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Trafomec Tavernelle, niente incontro con la proprietà/ Operai occupano

Aggiornamento ore 17.15 – Dopo una prima fase affatto distesa, sciopero e presidio degli operai della Trafomec,  l’azienda metalmeccanica di Tavernelle (Pg) al centro di una lunga e complessa vertenza, sembrano pienamente riusciti. Un primo risultato sembra essere stato conseguito. Nella tarda mattinata, dopo che la quasi totalità dei lavoratori attualmente occupati nello stabilimento umbro di Trafomec Europe era scesa in sciopero unendosi agli ex dipendenti in un presidio fuori dai cancelli, è arrivata da parte della Regione la convocazione del tavolo con l’azienda richiesto dalle organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl metalmeccanici. L’appuntamento è per mercoledì 21 gennaio nella sede del Broletto e i lavoratori si preparano per quel giorno a manifestare sotto i palazzi della Regione per chiedere il rispetto degli accordi sottoscritti e quindi il pagamento di tutte le spettanze degli ex dipendenti (60 persone) e il completamento delle assunzioni previste (120, di cui attualmente solo 100 effettuate). “La mobilitazione di oggi rappresenta un messaggio importante sulla compattezza di tutti i lavoratori, occupati e non – commentano i rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Ugl – una spinta che ci consente di presentarci al tavolo con Regione e azienda con una rinnovata forza per ottenere quanto spetta di diritto ai lavoratori”.

Ore 11.50 – Gli  ex dipendenti dell’azienda di Tavernelle lo avevano già detto  lo scorso  9 gennaio, “Temiamo che la proprietà non si presenti, non sarebbe la prima volta. Ad altre iniziative di protesta, anche in passato, ha reagito con la minaccia di chiusura”. Ed oggi al Broletto, alla convocazione del tavolo di confronto tra la Regione dell’Umbria, il sindacato e i rappresentanti di Trafomec Europe, “niente” proprietà che avrebbe invece dovuto chiarire  le conseguenze sull’impianto umbro del fallimento di TrafoItalia, dichiarato dal Tribunale di Milano. I lavoratori dell’azienda umbra non hanno potuto far altro che confermare la loro impressione sciogliendo il presidio e optando per la linea dura dello sciopero e dell’occupazione dello stabilimento di Tavernelle. Sul posto in questo momento anche alcune auto dei Carabinieri che vigilano sulla tranquillità della protesta.

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