La torre civica illuminata di rosa contro la violenza sulle donne: da oggi (martedì 22 novembre) Città di Castello ricorderà con uno dei suoi monumenti simbolo l’impegno contro la violenza di genere in vista della Giornata internazionale di venerdì 25 novembre, anche quest’anno preceduta e seguita da un programma di eventi elaborato da Amministrazione comunale, Centro delle pari opportunità della Regione Umbria, Ordine degli avvocati di Perugia e dei Giornalisti dell’Umbria, le scuole di danza Studio Danza, Academy Ballet e Zona Dieci, la Caritas, i club service Rotary, Rotaract e Innerwheel, Anpi.
“C’è un appuntamento a cui chi si sente impegnato contro la violenza sulle donne non può mancare ed è il flash mob di sabato 26 novembre alle 17.30 in piazza Gabriotti, in collegamento ideale con la manifestazione di Roma ‘Non una di meno’” ha detto l’assessore alle Pari Opportunità Luciana Bassini. “L’invito è per le donne ma soprattutto per gli uomini. A loro è diretta l’opera di sensibilizzazione che da anni portiamo avanti, aiutando le vittime e impedendo che lo diventino grazie ad un cambio di mentalità”.
Sulle note di Sophia di Alvaro Soler le scuole di danza Studio Danza, Academy Ballet e Zona Dieci hanno costruito una semplice coreografia come tutorial per il flash mob: “Gesti semplici e coinvolgenti – spiegano Roberta Giubilei e Sara Papa “che anche i piccoli alunni della scuola San Filippo hanno ballato con noi. E’ stato bello lavorare a questo progetto che si rivolge a tutta la città attraverso il linguaggio universale della danza”.
I video sono online nella pagina Facebook “Riconosci la violenza” e nelle pagine delle scuole di danza. Tra le iniziative che nelle ultime edizioni hanno scandito la Giornata a Città di Castello c’è il convegno valido per l’obbligo formativo di giornalisti ed avvocati, che si svolgerà nella Sala degli Specchi venerdì 25 novembre dalle 16 alle 19 con un tema di grande attualità: la legge sulle Unioni di Fatto. Spiega l’assessore: “La legge 76 ampia i confini delle politiche di genere che devono essere coniugate al plurale. Il titolo, drammaticamente provocatorio, Chi è più vittima? Femminicidio contro omofobia, mette a fuoco due poli su cui la coscienza critica in Italia è ancora molto alta, vuoi per sensibilità culturali vuoi per eredità storiche dure a morire”.
A parlarne sono stati chiamati il Consigliere di Cassazione Daniele Cenci, l’ospite della Giornata 2016 Annalisa Cuzzocrea, giornalista di Repubblica, e la sociologa Paola Conti. “Annalisa Cuzzocrea sarà anche l’interlocutrice dell’incontro con le scuole, che l’anno scorso fu molto istruttivo e servì anche a far emergere esperienze che i ragazzi avevano vissuto sulla propria pelle e di cui per la prima volta hanno avuto il coraggio di parlare. Denunciare e puntare l’indice contro ogni forma di violenza è in fondo l’obiettivo di queste giornate di forte sensibilizzazione: per questo abbiamo ristampato il materiale del centro di ascolto antiviolenza attivo in Alto Tevere, che risponde al numero 075 8509444 e che è disposizione di ogni donna in difficoltà. Chiamarlo può essere l’inizio di una nuova vita senza violenze”.
“Nel calendario delle iniziative – conclude l’assessore Bassini – c’è la conferenza promossa da Rotary, Rotaract e Lion Club e la cena di beneficenza promossa sabato 3 dicembre dal Club 8.3”, rimarcando come l’organizzazione quest’anno sia stata corale grazie alla componente delle donne di Giunta e Consiglio comunale.