di Claudio Pace (*)
Ancora una volta l’onorevole Scilipoti, componente della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) si occupa dei problemi di Terni, dell’ambiente e della salute dei lavoratori, con una lunga interrogazione a risposta scritta, per la verità indirizzata ai precedenti ministri del governo Berlusconi (essendo stata inoltrata il 12.11.2011) e che dovrà essere affrontata dai nuovi ministri del lavoro (Fornero) e della salute (Balduzzi) nonché dallo stesso Monti nella sua carica ad interim per le economie e finanze. Tale beneficio che consiste nell'applicazione, ai periodi di contribuzione obbligatoria relativi all'esposizione all'amianto, di un coefficiente di moltiplicazione ai fini del conseguimento delle prestazioni pensionistiche è stato riconosciuto infatti alla società Acciai Speciali Terni – ILVA Laminati Piani, per gli stabilimenti ubicati a Torino, mentre è stato escluso al sito di Terni, del tutto identico in alcune parti ma più grande e rilevante in merito all’ utilizzo massiccio di amianto friabile e compatto.
Deve essere presa in considerazione, ribadisce Scilipoti, il fatto che il consiglio di Stato ha sancito il diritto secondo il quale emesso l'atto di indirizzo ministeriale per un sito, non può non essere applicato anche per un sito del tutto identico, ancorché presente in diversa regione, oppure tra due siti del tutto identici, presenti nella stessa regione
L'Osservatorio nazionale amianto (con l’occasione ringrazio per l’interessamento il suo presidente avv. Ezio Bonanni e il membro umbro del direttivo nazionale Niccolo Francesconi) e l'Associazione vittime amianto nazionale italiana hanno promosso un ricorso al TAR del Lazio e hanno, impugnato l'atto INAIL in contrasto con la legge, ed il procedimento è tutt'ora all'esame del tribunale amministrativo; si tratta a giudizio dell'interrogante di una grave violazione della legge, la quale attribuiva un diritto a tutte le vittime, e non soltanto ad alcune di essi. Tra i soli dipendenti della Thyssen Krupp moltissimi sono coloro che si sono ammalati; e sono ora pendenti molti giudizi finalizzati al riconoscimento dell'esposizione all'amianto utile ai fini del conseguimento del relativo accertamento con il diritto a maturare preventivamente la prestazione previdenziale; mentre molti sono i lavoratori malati e deceduti, e molti potrebbero ammalarsi nel futuro; non appare accettabile che i diritti a copertura costituzionale (articoli 3, 32 e 38 della Costituzione) possano essere negati a causa dell'assenza di copertura finanziaria.
Scilipoti chiede infine quali iniziative, anche di carattere normativo, i Ministri interrogati intendano adottare per giungere ad una positiva conclusione della vicenda, che consenta ai lavoratori esposti per anni all'amianto di poter finalmente conseguire i benefici contributivi ed entro quali termini intendano intervenire al fine di correggere gli errori contenuti nell’attuale regolamento sul fondo per le vittime dell'amianto.
Il sottoscritto che ha fondato su Facebook un gruppo d’impegno politico (Lavoro e Acciaio) su cui spera nascerà un dibattito approfondito anche su questi temi, nelle rapidamente mutate situazioni politiche governative, fa un appello non solo alle forze politiche e sindacali locali, perché si facciano carico del problema e sollecitino una risposta positiva da parte del nuovo governo, ma anche al neo ministro del governo Monti, Andrea Riccardi, che conosce molto bene le realtà sociali della nostra città di Terni, in cui lo scorso 22 settembre ha ricevuto il premio “Terni San Valentino 2011” a nome della comunità di Sant’Egidio.
(*) Fondatore del gruppo d’impegno politico “lavoro e acciaio” – Consigliere Lb circoscrizione est