Per l’Agenzia nel tratto del campo gara di Umbertide "la torbidità si ravviserebbe 'storicamente', acuendosi nei mesi estivi. Problemi sono da ricercare nelle condizioni idrauliche del fiume" | Fipsas ha presentato esposto
“La torbidità del Tevere non dipende dall’inquinamento”. A chiarirlo – dopo le recenti polemiche per un fiume grigio-marrone e maleodorante ormai da 20 giorni – è proprio Arpa Umbria.
“Torbidità? Problema ‘storico’”
Secondo l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, infatti, nel tratto del fiume dove insiste il campo gara per la pesca sportiva, “si ravvisano storicamente torbidità piuttosto elevate che oscillano nell’arco delle 24 ore e valori di ossigeno disciolto sensibilmente inferiori rispetto ad altri tratti del corso d’acqua”. Queste particolarità si acuirebbero quindi “proprio nei mesi estivi, quando la temperatura dell’acqua aumenta e la portata del fiume diminuisce, riducendo il ricambio d’acqua”.
Dati di giugno “relativamente normali”
Esaminando i dati relativi a questo mese, fino alle ore 12 del 7 giugno, i numeri acquisiti dalle stazioni di monitoraggio indicherebbero una situazione di “relativa normalità, con andamento di parametri chimico-fisici conforme al periodo estivo e alle problematiche ‘storiche’ di questo tratto fluviale”.
Dopo le 12 del 7 giugno, la stazione di Città di Castello inizia a rilevare un progressivo incremento nei valori di conducibilità elettrica. Alterazioni che, il giorno successivo, sono state rilevate anche dalla stazione di Umbertide. “Il fenomeno – per Arpa – è riconducibile alla riduzione del rilascio d’acqua dal bacino di Montedoglio, dimezzato dal pomeriggio del 6 giugno La riduzione della portata fluviale si ripercuote inevitabilmente sulla qualità complessiva delle acque del Tevere, che saranno meno ossigenate e caratterizzate da un rapporto di diluizione meno favorevole nei confronti delle sostanze inquinanti di origine antropica”.
Dove nascono i problemi
“I valori insoliti di torbidità – aggiunge l’Agenzia – hanno origine nel breve tratto fluviale (2,30 km a monte della stazione di monitoraggio) interessato dal campo gara di pesca sportiva, come dimostrato da studi dettagliati già nel 2010. Pertanto, i problemi di torbidità sono locali e vanno ricercati presumibilmente nelle condizioni idrauliche del fiume. La situazione è infine aggravata dall’asportazione delle ghiaie fluviali dal letto del Tevere, operata in passato, che ha trasformato il fondo originario in un substrato prevalentemente limoso, monotono e facilmente movibile”.
L’esposto di Fipsas
Nonostante la spiegazione tecnica di Arpa, nei giorni scorsi, la Federazione Italiana di Pesca Sportiva (Fipsas) ha presentato un esposto a Noe, Corpo Forestale, Comune e alla stessa Arpa. Domenica 26 giugno nel campo gara di Umbertide avrà infatti luogo un evento con oltre 100 pescatori e la situazione, dopo giorni e giorni, non accenna a migliorare. E il 2 luglio, nello stesso punto, arriva la semifinale del campionato italiano di pesca sportiva….