Il terremoto come previsto c'è stato. Ma sono ancora molte le scosse di assestamento dopo la notizia anticipata da TO® del passaggio di Vanni Castellana dalla Margherita allo Sdi.
La prima reazione è quella del capogruppo consiliare dei Ds Amedeo Marcelli, in procinto di diventare capogruppo del partito democratico: “Questa notizia ci lascia perplessi, avevamo votato Castellana perché appartenente alla Margherita; se decide di cambiare partito, anche per i rapporti di maggioranza, si dovrebbe dimettere, perché pure il vicepresidente del consiglio comunale è dello Sdi (Patrizia Colangeli, ndr)”.
Totalmente spiazzato il capogruppo dello Sdi Enzo Alleori che ricorda ai giornalisti “ogni ingresso al gruppo deve passare da me”. Contenti invece i consiglieri socialisti attualmente nel gruppo misto Lisci e Colangeli, che ricordano che il problema dell'ingresso nel gruppo Sdi non si pone in quanto “aderiamo tutti alla costituente socialista”.
Per il momento Castellana ha preferito non commentare la sua decisione, anche se fonti a lui vicine sostengono che in caso di aut aut è pronto a dar battaglia.
Di ora in ora dunque viene smentita la posizione dei vertici della Margherita, con la segretaria Lezi che fino alle 16 dava ancora per incerta la notizia del passaggio del presidente del consiglio comunale allo Sdi. Ma Castellana ormai è deciso, è d'accordo con il potente assessore regionale Silvano Rometti.
Intanto stasera alla sede dei Ds in viale Trento e Trieste ci sarà una riunione dei direttivi della Margherita e della Quercia che dovranno decidere le nomine del pd. Se appare ormai certa quella di Amedeo Marcelli a capogruppo consiliare, è ancora in bilico la nomina del segretario cittadino del partito democratico. Favorito resta comunque Fausto Libori.