Cronaca

Terremoto nel Centro Italia, il giorno dopo | Continua la ricerca

Ore 20:30 – Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento Protezione Civile Nazionale, è arrivato a Norcia nelle scorse ore per un incontro operativo. Presente alla riunione anche la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il Sindaco Nicola Alemanno oltre ai vertici delle forze dell’ordine impegnati nell’emergenza del terremoto.

Ore 19:51 L’Unità di crisi istituita all’ospedale di Terni è tornata a riunirsi oggi alle ore 18. All’ospedale di Terni non si registra nessun particolare aggiornamento rispetto a quanto comunicato questa mattina: nessuna richiesta di sangue, nessun accesso di feriti provenienti dalle aree colpite dal terremoto o comunque correlato all’evento sismico, nessuna richiesta di disponibilità di posti letto.

Resta ricoverata, in condizioni stabili, in UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) la donna ternana colpita da infarto, mentre il bambino di Amatrice è stato dimesso.

Oggi al servizio trasfusionale si sono presentati complessivamente 110 donatori di cui 92 (che rispondevano ai requisiti richiesti per la donazione) hanno potuto effettuare il prelievo. Rimane lo stato di allerta.

Ore 19:13 I Vigili del fuoco di Terni sono intervenuti nella giornata di oggi per numerosi interventi di verifica stabilità nelle zone di Terni Amelia ed Orvieto dove è in atto in intervento per un crollo di un muro in località Badia. Oltre ai 16 controlli sul territorio umbro i i Vigili della città di San Valentino sono presenti nelle zone terremotate con 10 operatori, un cinofilo e 2 funzionari ad Accumuli e altri 10 operatori con altri 2 funzionari a Norcia.

Ore 18:54 – Alla lista delle persone che attualmente risultano disperse dopo il catastrofico terremoto del 24 agosto, si aggiunge una donna originaria di Narni, Floriana Svizzeretto, 59 anni. Mancano ancora all’appello Matteo Gianlorenzi e Barbara Marinelli, la coppia di Orvieto che era ospite dell’hotel Roma.

Ore 18:06 – A Spoleto è stato chiuso precauzionalmente il ponte delle Torri. Il sindaco Fabrizio Cardarelli ha emesso un’ordinanza “per realizzare le opportune verifiche in seguito all’evento sismico in atto, in considerazione della situazione pregressa” del monumento “e vista l’importanza e la particolarità dell’opera e della sua valenza storico-artistica”

Ore 17.47 – I numeri dell’Umbria: Sono state 539 le persone che, nei centri umbri colpiti dal sisma, sono state assistite la notte scorsa nei ricoveri approntati dal sistema regionale di protezione civile dell’Umbria che ha messo a disposizione complessivamente 866 posti letto. L’affluenza maggiore nelle strutture di Norcia (150 persone al Tennis Club, 70 a San Pellegrino, 60 ad Ancarano e 40 a Campi), al centro di aggregazione di Preci (60 persone) ed ad Avendita di Cascia (40 persone). Ventuno le aree di ricovero. I dati sono stati comunicati dal Centro regionale di protezione civile dell’Umbria.  Sono state allestite 59 tende, 34 delle quali nel territorio di Cascia. La protezione civile ha erogato finora 190 pasti a Norcia e nella frazione di San Pellegrino. 

Ore 17.40 – Si tiene la conferenza stampa di aggiornamento della Protezione Civile. La Postiglione aggiorna il numero delle vittime che sale a 250 di cui 204 ad Amatrice. Mentre 365 sono i feriti in ospedale. 

Ore 16.27 –  Dopo i controlli e le ispezioni alle dighe delle regioni interessate dal terremoto nella zona dell’Appennino centrale, e in particolare alla diga di Scandarello alle porte di Amatrice, Enel, in una nota sua, ha chiarito che sono da escludere situazioni anomale, e che le opere restano in totale sicurezza. Intensificati anche i controlli e le misure specialistiche, dopo ogni scossa, alle sponde e a tutte le opere costituenti il serbatoio nel suo complesso. La protezione civile aveva valutato, prima delle verifiche, la possibilità di svuotare l’invaso, fatto di cui era convinto anche il sindaco di Amatrice, Pirozzi.
Tutte le verifiche sono state rese disponibili all’Autorità Nazionale preposta al Controllo Dighe e tutte le attività di Enel sono concordate all’interno del Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile, conclude l’azienda.

Ore 16.11 – E’ stato fermato un uomo, nelle vicinanze del centro di coordinamento dei soccorsi ad Amatrice: le forze dell’ordine sospettano che abbia rubato alcuni oggetti dalle abitazioni interessate dal terremoto delle ultime ore. In base alla ricostruzione l’uomo, quando è stato bloccato, aveva con sé un trolley e ha rischiato di essere linciato dalla folla prima dell’arrivo di alcuni poliziotti.
Altri sospettati di sciacallaggio sono stati fermati ieri e alcuni sono stati anche arrestati. Ieri era stato fermato e poi rilasciato dopo accertamenti anche un profugo afgano che cercava di rimuovere macerie dalla casa dove erano sepolte due ragazze, sue connazionali, e dove non erano ancora giunti i soccorsi.

Ore 15.18- Ad Amatrice è stato fatto evacuare il Palazzetto dello Sport dopo l’ultima forte scossa delle 14,36. Sono necessarie delle verifiche alla struttura che in questo momento  funge da ricovero per gli sfollati.

Ore 14.40- Una nuova forte scossa di terremoto si è verificata alle 14,36 ad Amatrice con magnitudo 4,3 e ad una profondità di 10 km, con nuovi crolli  nelle strutture già danneggiate. Sul posto sono ancora concentrate le squadre dei soccorritori che non hanno mai interrotto la ricerca dei dispersi e che tuttavia lavorano nella massima sicurezza possibile per la loro incolumità. Si allarga pericolosamente una crepa che taglia verticalmente la sommità del campanile di Sant’Agostino, già fortemente danneggiata dalle primissime scosse. Si conferma dunque la piena attività dello sciame sismico sulle aree interessate.

Ore 14.20Slitterà l’apertura dell’anno scolastico a Norcia dove ci sono la scuola per l’infanzia e la scuola primaria danneggiate a seguito del terremoto. E’ proprio quella di Norcia, per quanto riguarda l’Umbria, la zona più colpita dal sisma: questa notte, dopo la scossa di 4.5 di magnitudo registrata alle 5.17, è crollato il campanile di San Pellegrino.

La scuola superiore, invece, verrà trasferita presso la media. Ad annunciarlo è stato il sindaco Nicola Alemanno intervistato dal Tgr dell’Umbria. Polemiche intanto ci sono da ieri sera per il mancato allestimento delle tende per ospitare gli sfollati a Castelluccio di Norcia. La priorità è stata data infatti al capoluogo, ma le strutture provvisorie nella frazione montana sono state montate nel frattempo questa mattina. A replicare alle polemiche è stata la presidente della Regione Catiuscia Marini: “Ieri sono stati allestiti posti letto e pasti a Norcia, a Castelluccio non era possibile, ma tutti coloro che volevano sono stati trasferiti nella struttura di Norcia. Nella giornata di oggi è stata già allestita la tenda, ma stiamo valutando misure immediatamente alternative perché in questo luogo a 1.400 metri di altitudine la tenda non può essere nemmeno una soluzione temporanea. Nei prossimi giorni, quindi, pensiamo di posizionare dei moduli abitativi stabili”.

Il sindaco ha invece annunciato che nelle prossime ore verranno effettuati i controlli dei vigili del fuoco e della protezione civile per ridisegnare le zone rosse, cercando di capire quali vie sono agibili e permettendo così ai cittadini di poter far rientro nelle strutture non a rischio crollo. “La zona rossa comprende anche abitazioni sicure, ma vicine ad edifici a rischio crollo. Dobbiamo capire quindi quali sono le strade in sicurezza, prima di questa sera emetterò una nuova ordinanza”.

Ore 13.39- Proseguono gli interventi di Anas per garantire la transitabilità sulle strade statali nelle aree colpite. Anas prosegue senza sosta le operazioni per garantire la transitabilità delle strade statali nelle aree colpite dal sisma, in stretto coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile. Al momento sono impegnati circa 100 tra cantonieri, tecnici, personale delle sale operative e di coordinamento, con oltre 40 mezzi tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.

Personale e mezzi operativi dei Compartimenti Anas dell’Aquila e di Roma sono inoltre direttamente impiegati in ausilio alle attività di soccorso e Protezione Civile ad Amatrice, sotto la direzione del Centro di Coordinamento.

In provincia di Rieti, sulla strada statale 4 “Via Salaria” la circolazione è consentita ad autovetture e veicoli leggeri, mentre resta vietato il transito ai mezzi pesanti tra Antrodoco e Arquata del Tronto, esclusi mezzi di soccorso e trasporto pubblico. Si raccomanda in ogni caso di non percorrere la strada se non strettamente necessario, al fine di agevolare il transito dei mezzi di soccorso da e verso Amatrice.

I viadotti sono costantemente monitorati e presidiati 24 ore su 24 dal personale Anas, che nelle ultime ore ha anche scortato e assistito il passaggio dei convogli dei mezzi di soccorso diretti ad Amatrice ed ha messo a disposizione della Protezione Civile un magazzino in località Torrita che sarà usato come centro di stoccaggio per i beni di prima necessità. Resta ancora chiusa la strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” nel tratto compreso tra il bivio per Castelluccio di Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP) a causa dei danni causati dal sisma in vari punti dell’infrastruttura. Sul versante umbro la stessa strada è chiusa tra Serravalle e Borgo Cerreto (PG) per i danni riscontrati in una galleria paramassi.

I tecnici Anas hanno completato i rilievi tecnici ed attivato le procedure di somma urgenza per l’esecuzione immediata dei lavori di ripristino. In Abruzzo, la strada statale 260 “Picente” è transitabile fino al confine con il tratto laziale (gestito da Astral), dove permane il divieto di transito ai mezzi pesanti.

Ore 13.17 – Arriva la rettifica del numero delle vittime del terremoto: un dato positivo che dona speranza, fornito durante la nuova conferenza stampa tenuta a Roma dalla Protezione Civile Nazionale e dalla Prefettura cominciata intorno alle 13 di oggi 25 agosto. A fornire la rettifica è il direttore Immacolata Postiglione: si parla dunque di 241 vittime e non di 247 come comunicato in precedenza. La Prefettura di Ascoli ha rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 deceduti. Nell’area di Amatrice e Accumuli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. Il bilancio è ancora provvisorio.

Una buona notizia arriva anche a proposito dell’hotel Roma di Amatrice, luogo particolarmente colpito dal sisma e dove le operazioni di recupero restano difficili. Fino a poche ore fa, restava alta la preoccupazione per il numero di persone che sarebbero rimaste sotto le macerie: ieri sera infatti il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, aveva affermato che le vittime del crollo dell’hotel Roma sarebbero state circa 70. Solo con una successiva ricostruzione, poi confermata anche dal vice sindaco, si è parlato di un crollo per gradi che avrebbe dato tempo ai sopravvissuti di fuggire. In questo modo quasi tutti gli ospiti dell’hotel avrebbero avuto modo di intervenire. Ci sarebbe un’altra conferma delle fughe dall’hotel Roma data da un dipendente di un supermercato di Amatrice che ieri mattina avrebbe parlato con una turista romana che cercava cibo per i figli celiaci e che le avrebbe raccontato che a scappare dopo la scossa sarebbero stati in molti.

Ore 12.29 – Si indaga con l’ipotesi di disastro colposo per il terremoto che ha colpito la zona di Amatrice: ad aprire un unico fascicolo è stata la procura di Rieti. A coordinare l’inchiesta, che vede impegnati tutti i magistrati della procura reatina, è il procuratore capo Giuseppe Saieva, il quale ha già compiuto un primo sopralluogo nella giornata di ieri e ha disposto una serie di sequestri. L’inchiesta dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici recentemente ristrutturati, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.

Ore 12.14 – Sono tante le unità delle forze dell’ordine impiegate nelle zone colpite dal terremoto di Lazio, Umbria e Marche. La polizia scientifica, a disposizione in questi frangenti della Protezione Civile Nazionale, è da oggi impegnata nell’attività di identificazione e riconoscimento delle salme. Sono inoltre 80 i poliziotti dei Reparti Mobili di Roma e Senigallia, giunti sui luoghi del sisma anche per prevenire e monitorare atti di sciacallaggio nei centri urbani di Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata. Queste unità si aggiungono ai 17 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, di Perugia e Pescara, impiegati già da ieri.
Continuano inoltre le ricerche dei dispersi con l’aiuto delle unità cinofile della Polizia di Stato specializzate nella ricerca e soccorso persone.
Nella macchina dei soccorsi e degli aiuti, è impiegata anche la Polizia Stradale dispiegata sulle arterie stradali, in particolare lungo la via Salaria, per garantire i collegamenti con i comuni colpiti e la scorta ai mezzi di soccorso.

Ore 12.04 – Ci sono aggiornamenti sulle condizioni fisiche dell’uomo trasferito ieri pomeriggio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Perugia in elicottero, proveniente dalle zone del terremoto. Il paziente, dopo essere stato stabilizzato dal medico di turno del Pronto soccorso Massimo Siciliani, ha subito importanti traumi da schiacciamento. Le sue condizioni restano comunque gravi. Nella nottata – riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’ospedale perugino – è stato raggiunto dal figlio, proveniente direttamente da Arquata. Nel crollo dell’abitazione dove la famiglia, di Roma, si trovava in vacanza al momento del sisma, è morta la moglie dell’uomo ricoverato, mentre una figlia è stata trasferita in gravi condizioni all’ospedale di Macerata.
L’Azienda ospedaliera di Perugia, tenuto conto delle condizioni psicofisiche del familiare, oltre ad assicurare un adeguato supporto psicologico, da parte di personale specializzato nel post-trauma ed emergenza, ha provveduto a garantire all’uomo generi di prima necessità, oltre all’alloggio in una stanza appositamente allestita.

Ore 09.40 – Comincia con i numeri la conferenza stampa di questa mattina della Protezione Civile Nazionale. I suoi vertici insieme al Prefetto hanno fatto di nuovo il punto della situazione post terremoto, a quasi 30 ore dalla prima scossa che ha devastato Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto e ha causato molti danni anche a Norcia.

A parlare per prima è Immacolata Postiglione, direttore Emergenze della Protezione Civile. A lei il compito di snocciolare i dati.
Il primo riguarda le vittime: sono 247 quelle ufficialmente accertate, “per le quali” – ha detto Postiglione – “abbiamo avuto conferma e dunque risultano ufficiali“. Sono inoltre 190 quelle ritrovate nel reatino e 57 nella zona di Arquata.

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In attimi concitati e difficili, con i soccorsi che continuano ad operare in questi istanti, si tratta di dati aggiornati al momento e che sono soggetti a continue evoluzioni. Tante le ambulanze che hanno operato nel territorio e in tutte le frazioni. I feriti ospedalizzati sono 264: tante sono le persone ricoverate in ospedale, mentre altri hanno deciso di provvedere a cure autonome. “In questo senso – ha precisato Postiglione – sembra difficile aggiornare il dato”. Le operazioni di ricerca e soccorso sono andate avanti tutta la notte e continueranno nelle prossime ore.

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La macchina dei soccorsi e le tendopoli – Per l’assistenza alla popolazione, “abbiamo messo a disposizione circa 3400 posti letto“, ha detto Postiglione, “ma ne sono stati previsti 4000 e utilizzati circa 1200: a riguardo alcune operazioni sono ancora in corso nell’allestimento. I comuni che ospitano i centri di accoglienza sono Amatrice, Pescara del Tronto, Arquata. In Umbria i campi sono a Montegallo, Norcia (con il numero poi consistente pari a 400 posti letto), Scheggino, Preci, Cascia e Sant’Anatolia“.

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Due le colonne mobili partite da Lazio, Marche, Umbria. Altre colonne mobili sono pronte a partire da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. È pronta anche quella Toscana, cui è stato chiesto di avvicinarsi.
Altro tema da affrontare è la gestione delle salme: gli operatori stanno lavorando con le prefetture per le verifiche e le indagini del caso, che provvederanno anche a informare i familiari.

Intanto la terra continua a tremare: anche durante la notte si sono registrate alcune scosse. In totale sono 460 quelle percepite dall’inizio del sisma, ma una è stata la principale: la più devastante alle 3.36, di magnitudo 6.0. Solo un’altra scossa ha superato la magnitudo 5.0. Nella notte del 25 agosto, un’altra scossa di magnitudo 4.5 alle 5.17 è stata rilevata dai sismografi. L’epicentro è stato localizzato nel reatino, ed è stata distintamente percepita anche dalla popolazione di Perugia, e dunque fino a lunga distanza. La scossa ha causato il crollo del campanile di San Pellegrino, già lesionato severamente dalla prima scossa di magnitudo 6.0 delle 3:36 del 24 agosto.

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Il numero delle persone in campo – Sono circa 1000 gli uomini delle forze dell’ordine in campo, 1060 i vigili del fuoco, 400 le unità delle forze armate, 3000 unità in cui affluiscono insieme volontari nazionali e locali, Croce rossa e soccorso alpino, supporto scientifico, mobilità e telefonia, 30 le unità cinofile. In questo computo non ci sono i tecnici di prefettura e amministratori locali.

Alle 10.30 ci sarà inoltre la Commissione Nazionale Grandi Rischi del dipartimento della Protezione Civile.

La situazione a Norcia (Aggiornamento) – Notte relativamente tranquilla a Norcia ma resta la preoccupazione per lo sciame sismico che segue la forte scossa di terremoto di magnitudo 6 che alle 3:36 di ieri ha colpito, oltre ad Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto, ance la città di San Benedetto e altri comuni della Valnerina.
Norcia, dopo la costituzione immediata del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) nei pressi dell’immobile e del parcheggio di porta Romana (Sala Polvalente – Piazzale Rosa Marucci), diventerà da questa mattina C.O.M., un Centro Operativo Misto di protezione civile per garantire processi decisionali collaborativi tra le varie funzioni (sanità, sociale, volontariato, telecomunicazioni…) ancora più immediati e rispondenti alle esigenze manifestate.
In questo modo sarà possibile ridefinire le “zone rosse“, quelle più colpite dal sisma che saranno presidiate di giorno e notte per impedire l’accesso nelle aree considerate pericolose per la pubblica incolumità in alcune vie del capoluogo, a Castelluccio e San Pellegrino, le due frazioni più colpite dal sisma.
A questo proposito il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per evitare inutili pericoli, invita tutti i cittadini che devono recuperare nelle abitazioni lesionate effetti personali ed elementi di prima necessità a segnalare questa esigenza al Centro Operativo Comunale perché saranno accompagnati dai Vigili del fuoco e potranno effettuare questa operazione in piena sicurezza.
La situazione è complessa: a Norcia, per fortuna, non ci sono vittime ma ci sono crolli, danni gravi agli immobili, ai beni culturali come la basilica di San Benedetto, la Cattedrale di Santa Maria, la chiesa della Madonna Addolorata, le chiese di San Pellegrino, Castelluccio e Frascaro.
Nella prima riunione odierna del C.O.M. è stato fatto il punto della situazione evidenziando le criticità presenti a Castelluccio dove in questa prima fase di emergenza verranno utilizzate tende per coloro che sono rimasti nella frazione nella piena consapevolezza che nei prossimi giorni dovranno essere individuate soluzioni alternative per far fronte alla prossima stagione invernale. Altra criticità è presente a San Pellegrino dove, in questa prima fase è stata allestita una cucina da campo e una tendopoli per 70 posti letto. A Norcia oltre al centro di accoglienza di 140 posti letto allestito al palazzetto del tennis e dotato di cucina da campo si sta creando un secondo punto di accoglienza presso la palestra B1 della scuola media.
Nella fase dell’emergenza è stata trovata una soluzione anche per gli anziani ospiti dell’Istituto Lombrici con l’allestimento di tre tende, servizi igienici e un presidio medico. Sono state trovate soluzioni anche per 18 disabili gravi e anziani in difficoltà. In ogni caso presso il C.O.M. è sempre attiva una funzione di supporto per la sanità, l’assistenza sociale e l’assistenza alla popolazione.
La Regione Umbria e il comune di Norcia, in questa primissima fase dell’emergenza, hanno deciso di non richiedere l’intervento della Protezione Civile Nazionale e stanno cercando di operare con le proprie forze al fine di non gravare sulla macchina nazionale dei soccorsi data la drammatica situazione che gli abitanti di Arquata del Tronto, Accumuli ed Amatrice stanno vivendo.

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