La tragedia nella tragedia colpisce l’Umbria e un territorio, quello del Trasimeno che sembrava essere stato risparmiato. Dopo ore in cui risultava disperso, è stata data la notizia della morte tra le macerie del sisma di Amatrice di Marco Santarelli, 28enne legato al territorio lacustre e nella zona colpita dal terremoto perché si trovava in visita ai nonni paterni.
Marco, figlio di Filippo Santarelli attuale questore di Frosinone, per anni a capo prima delle volanti, poi della Digos e nell’ultima fase capo di gabinetto della Questura di Arezzo, ha vissuto fino ad una decina d’anni fa a Castiglione del Lago, oltre ad aver frequentato per anni la casa di famiglia a Castel Rigone (Passignano), con la madre e il fratello più piccolo per poi recarsi nel Lazio per terminare gli studi e avviarsi al carriera di chef.
E la mamma di Marco è Maria Mancini, anche lei per anni alle volanti e poi dirigente all’ufficio personale della questura di Perugia. Una tragedia rimbalzata subito in Umbria, dove i genitori di Marco riscuotono grande affetto e stima, e non solo negli ambienti di polizia. La palazzina che ospitava il ragazzo è andata completamente distrutta dal forte sisma.
E proprio dal Trasimeno si stanno organizzando azioni di solidarietà. Proprio a Passignano una raccolta fondi partirà in occasione di un evento paesano dove un euro a partecipante finirà nei fondi a favore dei terremotati e gruppi di associazioni si riuniranno in serata e nella mattinata di domani in tutto il Trasimeno per organizzare aiuti e spedizioni.