OntinuQuesta mattina l’assessore Wague’ ed il presidente Varasano sono stati in in visita al reparto immunotrasfusionale del S. Maria della Misericordia. Si sono intrattenuti con i cittadini in fila per donare esprimendo loro la loro gratitudine e il loro favore per un gesto così importante e necessario ed hanno incontrato il responsabile del reparto Marchesi.
In questi 4 giorni successivi all’evento sismico che ha colpito il centro Italia ed in particolar modo la zona di confine tra le tre regioni di Umbria, Lazio e Marche anche l’Ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia si è prodigato nel gestire le presenze dei donatori di sangue coadiuvati dagli operatori della locale sede dell’Avis. Oltre 500 gli ingressi registrati da mercoledì a sabato nel reparto gestito da Mauro Marchesi con un’altissima percentuale di donatori giovanissimi alla loro prima esperienza e per lo più nella fascia d’età tra i 19 ed i 25 anni.
Dal SIT di Perugia così come dall’Avis l’auspicio è che questo stato di emergenza possa smuovere le coscienze e portare quanti si sono mossi spinti da questa onda emozionale a diventare donatori periodici.
L’emergenza per ora gestita non risolve comunque il problema legato alla necessità di sangue e suoi componenti, anche in un futuro neanche così lontano e sempre legata ai tristi fatti di questi giorni. L’Avis Comunale di Perugia tiene a sottolineare come sia necessario tenere alta l’attenzione e soprattutto coordinare gli accessi all’ospedale attraverso la propria sede e per questo mette a disposizione di soci e non soci i suoi contatti reperibili nel sito www.avisperugia.it.
“Ringraziamo i cittadini per la sensibilità e la generosità dimostrata con un gesto, la donazione, tanto importante e necessario” – hanno dichiarato Wagué e Varasano.
“Le centinaia di persone in fila per donare certificano il grande cuore e la grande umanità di Perugia e dei perugini. Ora occorre che si prosegua così nei prossimi mesi. Evitiamo che la generosità si concentri in pochi giorni. Servirà sangue anche fra 4-5 settimane. Anche noi, come amministrazione comunale, andremo a donare, dando il nostro contributo in prima persona, come già fatto in passato. Andremo tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre, anche per testimoniare la necessità di donare sangue, per chi può, in ogni momento dell’anno. Concentrare tantissime donazioni in pochi giorni potrebbe non essere proficuo“.