Terremoto, i danni in ogni Comune | In 2 giorni oltre 900 scosse - Tuttoggi.info

Terremoto, i danni in ogni Comune | In 2 giorni oltre 900 scosse

Sara Fratepietro

Terremoto, i danni in ogni Comune | In 2 giorni oltre 900 scosse

Nuova scossa sabato di 4.2 gradi | A Norcia, Spoleto e Foligno nuovi danni alle scuole | A Preci Coc inagibile | La situazione delle strade | Polemica tra Curia e Soprintendenza | Il punto dell'Ingv
Ven, 28/10/2016 - 18:30

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Aggiornamento alle 18:35 del 29 ottobre – Una nuova scossa di rilevante entità è stata registrata pochi minuti fa. Il sisma, di magnitudo  4.2, è stato registrato dall’Ingv alle 18:24 con epicentro tra Norcia e Preci. Al momento non è noto se il sisma ha provocato nuovi danni.

Aggiornamento alle 11.30 del 29 ottobre – Continuano le scosse di una certa intensità nell’area coinvolta dal sisma del 26 ottobre. Dopo quella di 3.8 delle 17:56 di ieri, un’altra di 3.7 gradi di magnitudo è stata registrata alle 21:56 con epicentro a Castelsantangelo sul Nera. Alle 1:18, invece, un sisma di 3.5 con un epicentro a Preci. Due invece, questa mattina: alle 10:48 di 3.5 gradi (epicentro nelle Marche, a 4 km da Montecavallo) ed alle 10:58 di 3.2 gradi (tra Visso e Ussita).

Di seguito l’aggiornamento dell’Ingv alle 10 del 29 agosto

Dopo le forti scosse del 26 ottobre (magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 e magnitudo 5.9 alle ore 21.18) che hanno attivato zona al confine tra Marche e Umbria, a nord dell’area attivata il 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato oltre 1400 eventi: sono più di 90 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 5 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5. Per quel che riguarda la sequenza complessiva, dal 24 agosto 2016, sono stati localizzati più di 19.500 eventi, in un’area che si estende per più di 60 chilometri in direzione NNO-SSE lungo la catena appenninica: sono poco più di 340 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, restano 20 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 (nelle ultime 24 ore, infatti non ce ne sono stati) e 4 quelli di magnitudo maggiore di 5.

ARTICOLI CORRELATI: PERUGIA, DANNI A DUE SCUOLE – TURISMO DI NUOVO IN CRISI


 Nuove scosse di terremoto nelle ultime ore nel territorio al centro dell’ultimo sisma del 26 ottobre, l’ultima poco fa, alle 17:56, di 3.8 gradi, con epicentro a Norcia. Da questa mattina sono state diverse le scosse oltre i 3 gradi. Alle 15.56 c’era stata un’altra scossa di 3.7, con epicentro a Castelsantangelo sul Nera.

Si è aggravata la situazione in Umbria dopo le forti scosse del 26 ottobre. Danni che hanno riguardato principalmente Preci e Norcia, con il secondo Comune già epicentro della seconda forte scossa del 24 agosto, ma anche altri Comuni umbri fino a Spoleto e Foligno. Ed ora si ricomincia tutto da capo, come ha evidenziato sin dalla serata di mercoledì la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. A fare il punto Comune per Comune sono stati i sindaci, durante l’incontro di ieri sera al Coar di Norcia dove poi sono arrivati anche il commissario straordinario della ricostruzione Vasco Errani ed il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.

L’analisi dell’Ingv, oltre 85 scosse oltre i 3 gradi

Proprio durante la riunione di ieri sera si è registrata una forte scossa di 4.2 gradi di magnitudo (ore 19.22, con epicentro tra Norcia e Preci), che ha creato apprensione tra i presenti. L’incontro è stato sospeso e tutti i presenti sono usciti dal centro operativo comunale. A fare il punto delle scosse registrate è stata l’Ingv, con un report aggiornato alle 10 di questa mattina.

Dopo le forti scosse del 26 ottobre che hanno attivato zona al confine tra Marche e Umbria a nord dell’area attivata il 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato oltre 900 eventi: sono più di 80 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 5 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5.

Per quel che riguarda la sequenza complessiva, dal 24 agosto 2016, sono stati localizzati oltre 19.000 eventi, in un’area che si estende per più di 60 chilometri in direzione NNO-SSE lungo la catena appenninica: sono circa 330 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 20 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore di 5.

L’Ingv ha realizzato il video dell’animazione della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto di Mw 5.9 delle ore 21.18 del 26 ottobre 2016 che ha coinvolto le province di Macerata, Rieti, L’Aquila, Perugia e Ascoli Piceno. Le onde di colore blu indicano che il suolo si sta muovendo velocemente verso il basso, quelle di colore rosso indicano che il suolo si sta muovendo verso l’alto. L’intensità del colore è maggiore per spostamenti verticali più veloci. Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale. Sono rappresentati i primi 85 secondi a partire dall’origine dell’evento sismico.

scosse 28 ottobre

Mappa della parte settentrionale della sequenza sismica dal 24 agosto al 28 ottobre 2016 (ore 10.00). La stella bianca è l’evento di magnitudo 5.4 del 24 agosto. Le due stelle rosse sono i terremoti avvenuti il 26 ottobre di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 (stella più a sud) e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 (la stella più a nord)

La conta dei danni Comune per Comune

La riunione di ieri sera è servita per illustrare da parte dei rappresentanti delle amministrazioni comunali umbre (ma anche delle due Province, Regione, Ater, Curia e Soprintendenza) la situazione Comune per Comune. I problemi  più gravi sono emersi, al di là dei nuovi sfollati a Norcia e Preci, per scuole e beni culturali.

NORCIA – Avevamo quasi completato le richieste di sopralluogo arrivate dopo il 24 agosto” ha detto il sindaco Alemanno, che ha fatto il punto sulla situazione precedente e attuale. Su 3233 domande presentate, 2286 sono state evase e di queste 988 solo sono completamente agibili (lettera A scheda Aedes). Attualmente sono 367 i nuclei familiari che usufruiscono del contributo per l’autonoma sistemazione, il cosiddetto Cas, pari a 197mila euro al mese (contributi non ancora arrivati, ndr). Altri 113 nuclei (275 persone) sono negli  alberghi. “Avevamo definito i moduli per la sistemazione  in emergenza: 17 confermati per San Pellegrino, 81 per Norcia, oltre a 20 per gli agricoltori. È evidente che oggi questa situazione è diversa, perché diverso è il territorio del comune interessato”. Prima, infatti, ha spiegato il primo cittadino, non c’erano inagibilità totali (lettere E Aedes) ad Ancarano e Campi, che ora è invece la zona con i maggiori danni. Danneggiamenti anche a strutture pubbliche, come l’ala vecchia dell’ospedale (ma il pronto soccorso rimane aperto), edifici scolastici con “nuovi e significativi danni. “Una parte di questi edifici – ha rivelato Alemanno – non saranno a disposizione”. Mentre per il completamento del prefabbricato scolastico per materna ed elementari ci vorrà ancora almeno una settimana (secondo quanto ha reso noto l’assessore regionale Bartolini). Quanto alle chiese, ci sono stati crolli importanti: oltre alle note situazioni della chiesa di San Salvatore e della Madonna delle Grazie, danni ingenti a Santa Maria degli Angeli, San Benedetto, Santa Maria Argentea, San Giovanni, San Lorenzo, Santa Rita e moltissime altre. Nuovi crolli anche nelle mura cittadine ed una parte della torre già danneggiata dalle scosse di agosto.

E’ notizia di oggi, invece, l’inagibilità di palazzo Accica, sede del distretto sanitario di Norcia dell’Usl 2.

PRECI – “Prima di mercoledì sera, – ha spiegato il sindaco Pietro Bellini – avevamo quasi concluso i sopralluoghi. Il nuovo evento ha cambiato completamente il volto alla situazione. A Preci capoluogo, in questo momento con l’inagibilità della caserma, del centro turistico, della taverna e già dell’ufficio postale e del municipio, dobbiamo chiudere completamente il centro storico, anche perché al momento non ci sono più abitanti. Le frazioni di Valle, Acquaro, Collescille, Piedivalle, che il 24 agosto avevano avuto pochi danni, questa mattina le ho trovate in condizioni disastrose. La situazione è  preoccupante. Mercoledì sera abbiamo aperto subito i centri di accoglienza che avevamo aperto il 24 agosto, abbiamo cercato di mettere in sicurezza subito anziani e bambini. Il parroco ha messo a disposizione di nuovo il centro Caritas, circa 120 persone collocate in questi centri. Questa mattina (ieri ndr) il Coc del Comune di Preci è stato chiuso, stiamo cercando di allestirlo in un’altra zona. Stasera (ieri, ndr) abbiamo accolto intorno alle 200 persone”. Segnalata l’inagibilità anche di alcune case popolari.In tutti i centri – ha aggiunto – abbiamo crolli di edifici ed altri che minacciano un crollo. Da questa sera abbiamo messo un senso unico sulla strada provinciale Preci-Norcia, tra qualche giorno dovremo chiudere forse…”. Per quanto riguarda le scuole, il primo sopralluogo ha scongiurato la chiusura, “appena avremo la possibilità potranno essere riaperte, ma sarà molto difficile che i bambini andranno di nuovo a scuola nell’edificio attuale. Ci siamo già preparati per questa evenienza, abbiamo a disposizione il prefabbricato in legno usato nel  ’97 e quindi siamo completamente autonomi da questo punto di vista”.  Tra le situazioni più preoccupanti l’aggravamento della situazione della torre campanaria a Roccanolfi che minaccia il paese.

L’Ater ha evidenziato invece i problemi sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Su 37 case popolari, 6 sono “inagibili a vista”, ma servono altri controlli su alcune frazioni. Mentre il resto degli edifici sembrano in buone condizioni.

SELLANO – Il sindaco Attilio Gubbiotti non ha evidenziato particolari criticità oltre a quelle già emerse dopo il 24 agosto, anche se la gente è preoccupata perché sta rivivendo l’incubo del 1997. Mercoledì notte sono state assistite 120 persone e sono state riaperte le casette di legno ancora presenti

CASCIA – Il primo cittadino Gino Emili ha detto di non avere ancora un quadro chiaro della situazione, è stata però allestita la palestra come dormitorio. La scuola è stata chiusa per sicurezza, nonostante al momento la parte che era agibile non sembra aver mostrato criticità.

SPOLETO – Il sindaco Fabrizio Cardarelli ha evidenziato la presenza di nuovi danni in alcune scuole e che sono in corso sopralluoghi più approfonditi. Ha quindi ribadito la situazione critica dopo le scosse di fine agosto. Attualmente a Spoleto sono stati fatti  circa 800 sopralluoghi (su 2000 richieste), con 291 ordinanze, di cui 83 di inagibilità totale.  Sono 42 le domande di autonoma sistemazione, che riguardano circa 130 persone. Per la notte è stato allestito il Palatenda.

SCHEGGINO – Oltre al crollo di 2 strutture vecchie in due frazioni, ha riferito il vice sindaco Fabio Dottori, non ci sono stati altri danneggiamenti seri. Finora erano state emesse 40 ordinanze con lievi danneggiamenti (B e C scheda Aedes). Il problema di Scheggino è l’assenza di un punto di accoglienza adeguato, tanto che mercoledì notte la popolazione ha dormito in piazza nelle macchine.

VALLO  DI NERA – Il sindaco Agnese Benedetti, oltre alla mancanza di alcune stufette per il riscaldamento dei centri di accoglienza (riallestiti i vecchi centri già esistenti), ha segnalato la situazione critica di una parte del Municipio, quella che coincide con il sottostante ambulatorio medico. “Ci sono lesioni passanti che sono state aggravate”. (qui l’articolo correlato)

CERRETO DI SPOLETO – Luciano Campana ha riferito che non si sono aggravate le situazioni preesistenti. Circa 230 i sopralluoghi effettuati, 60 inagibilità parziali e 6 totali, tutti sistemati con il Cas. Per quanto riguarda le scuole, la materna paritaria è stata già allocata in un centro protetto e prosegue utilizzo di questa struttura. Le altre scuole continuano ad essere agibili, ma è stata prolungata la chiusura per prudenza. Dal sindaco è arrivato però l’appello a riaprire la strada 209 Valnerina verso Preci. Attualmente, infatti, è chiuso il collegamento nella zona di Triponzo, tanto che il centro termale che ha recentemente riaperto i  battenti dopo 30 anni è stato chiuso ed annullati tutti gli eventi previsti per il fine settimana. “CSTerme con profondo rammarico – si legge in una nota – si vede costretta ad annullare tutti gli eventi in programma da oggi fino a data da destinarsi, poiché a causa di una frana sulla Sp 209 della Valnerina risulta chiuso il tratto compreso tra Triponzo / Innesto  ss320 di Cascia (km 48,6) e Pontechiusita (km 56,8) in entrambe le direzioni al km 50, pertanto le Terme non sono raggiungibili”.

SANT’ANATOLIA DI NARCO – Non sono stati registrati problemi particolari, ma danni di lieve entità. Mentre  il sindaco Tullio Fibraroli ha ribadito l’esistenza di lesioni nei dipinti all’interno della chiesa del capoluogo. All’istituto agrario non ci sono stati danni, anche se è stato prudenzialmente chiuso.

POGGIODOMO – Non ci sono danni successivi a quelli di agosto, che erano comunque solo su edifici non riparati, ha sottolineato il sindaco Egildo Spada. Su 130 domande sono state emesse solo 2 ordinanze. Per le emergenze è disponibile il Cea, la gente non vuole abbandonare le abitazioni. “C’è stato l’aggravamento di alcune chiese, soprattutto del campanile di San Salvatore ad Usigni” ha detto Spada.

MONTELEONE DI SPOLETO – Dal sindaco Marisa Angelini appello per stufette per riscaldare le strutture a disposizione della popolazione. Mercoledì sono state assistite circa 200 persone, grazie anche ad alcune tende ancora montate.

FOLIGNO – Il sindaco e presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti ha riferito dell’aggravamento del liceo scientifico di Foligno, che si aggiunge alla scuola media già chiusa. “Abbiamo problemi abbastanza seri nel territorio sulla tenuta delle scuole” ha detto, anche se “tranne Foligno, Spoleto e Norcia non ci sono grandi problemi nelle strutture della provincia”. Quanto al Comune di Foligno, “circa 800 le richieste di sopralluogo dopo il 24 agosto, di cui evase 200, con 60 sgomberi, e 7-8 famiglie in Cas”.

VALNERINA TERNANA – I sindaci della Valnerina ternana presenti all’incontro non hanno evidenziato criticità dopo l’evento di mercoledì, vista anche la maggiore distanza dall’epicentro.

PROVINCIA DI TERNI – Il rappresentante dell’ente ha evidenziato l’inesistenza di problema da nessuna parte. “Ad agosto abbiamo avuto però una lesione importante sulla strada provinciale 8 che rimane chiusa (da Amelia verso Orte) ed anche su altri ponti abbiamo lesioni importanti e preoccupanti”.

marini curcio errani

La riunione di giovedì sera al Coar di Norcia

La situazione della viabilità  e le case popolari

Nando Mismetti ha riferito che nel pomeriggio di ieri è stato fatto un incontro tra Provincia, Regione e Anas sulla viabilità. “Al momento alcune strade sono state riaperte ed è una cosa fondamentale”. L’architetto Zurli della Regione Umbria ha ricordato  le criticità sulla Tre Valli, dove c’era già il senso unico alternato a Piedipaterno per una frana, mentre la paramassi danneggiata è stata già riparata dall’Anas. “In questa fase – ha detto Zurli – si possono eliminare i massi, ma servono perlustrazioni in quota per avere la certezza che le strade siano sicure. La strada 209 a Triponzo è interrotta anche se il masso è stato rimosso. Sulla 476 la situazione è stata risolta, anche se servono approfondimenti sulle case che possono crollare; tra Saccovescio e l’innesto con la 209 è invece interrotta. La strada 477 di Castelluccio  è interrotta ma nel giro di qualche mese sarà nuovamente percorribile. In questa prima fase ci sarà una perlustrazione in quota, con il disgaggio dei massi principali ed il ripristino delle barriere paramassi. Lo sottoporremo all’attenzione della Dicomac. Demandando però a una fase successiva gli interventi di carattere strutturale con tempi lunghi”.

Diocesi: “Indignati per mancata messa in sicurezza”. Ma la Soprintendenza replica

Durante la riunione di ieri sera si è innescato un botta e risposta polemico tra Curia arcivescovile (rappresentata dai vicari diocesani don Sem Fioretti e don Luciano Avenati, visto che l’arcivescovo Boccardo è fuori città) e la Soprintendenza (era presente il direttore umbro Marica Mercalli). Don Sem ha espresso la “costernazione e il dolore di tutta l’Archidiocesi e della popolazione, ma anche indignazione”. Il pensiero è andato alla chiesa di San Salvatore di Campi, che non c’è più, ma anche all’abbazia di Sant’Eutizio la cui situazione è gravissima. “Ma ci sono anche la chiesa di Sant’Andrea e della Madonna delle Grazie, tutte chiese in pericolo. L’indignazione – ha aggiunto – c’è perché forse qualcosa di più potevamo fare. Don Luciano e tutti noi abbiamo supplicato che ci fossero stati degli interventi di tutela di questi beni. Ora non ci sono più. Pensiamo stasera alla possibilità di salvare quello che si può salvare. Ad esempio la chiesa di Sant’Andrea farà la stessa fine di San Salvatore se non si interviene. Bisogna intervenire subito laddove è possibile”.

Parole a cui ha fatto eco il parroco don Luciano Avenati: “San Salvatore è la chiesa simbolo della valle campiana e Sant’Eutizio di quella castoriana, le due chiese più simboliche delle valle. Ho protestato in maniera estenuante per le modalità dei sopralluoghi e ad un tecnico della Soprintendenza ho detto: se cade il rosone di Sant’Eutizio. Ci sono stati sopralluoghi innumerevoli, ma non ho visto mettere un puntello, una tavola. È vero che terremoto era imprevedibile, ma per lo meno i rosoni i pezzi in qualche modo si potevano salvaguardare. Ora non sarà più possibile recuperarli. Ma c’è una cosa ancora più grave: a nessuno viene il dubbio che i criteri di ricostruzione eseguiti precedentemente non sono dei criteri saggi? Molti lavori sono stati senza senso, è stato fatto il trucco. Non sono state messe catene, tiranti no, un piccolo contrafforte no. A mio parere ci sono due criteri che vanno seguiti: la conservazione beni artistici, e ci mancherebbe, ma anche la sicurezza delle chiese, che sono luoghi dove si raduna molta gente. Altrimenti ci mettiamo dei vetri e si possono vedere dall’esterno”.

LA NOTA DELLA DIOCESI: LA SITUAZIONE DELLE CHIESE E LE INIZIATIVE PREVISTE

Una provocazione, quella di don Luciano, che  ha però visto la replica della soprintendente Mercalli.  “Su Sant’Eutizio – ha detto – avevamo già iniziato a lavorare. È però venuto giù il muro di contenimento dello sperone di roccia, c’è stato uno sfondamento dall’alto che ha provocato la caduta della parte superiore della facciata. Su San Salvatore c’era una situazione critica già esaminata sulla quale non siamo riusciti ad intervenire con la messa in sicurezza in questi 2 mesi. Abbiamo fatto interventi di messa in sicurezza, decisi in riunioni comuni, in cui abbiamo fatto una scaletta di interventi e di urgenze. Abbiamo messo in sicurezza il campanile di Castelluccio, la vela di un altro campanile a Castelluccio, il campanile di Santa Giuliana a San Pellegrino, la chiesa di Frascaro. A Porta Romana c’è uno spanciamento che se non avessimo messo il ponteggio sarebbe venuta giù. Sono 8 gli interventi di messa in sicurezza chiusi, avvenuti in questi 2 mesi. Noi abbiamo risposto a delle richieste di intervento che ci è stata presentata dal Comune di Norcia. Le scelte sono state fatte non sulla base dell’importanza storico-artistica, ma su incontri, alla presenza del sindaco, in base a certi criteri. Su Sant’Eutizio, anche se avessimo fatto la puntellatura non sarebbe servito, c’è stato crollo dall’alto. Ora abbiamo messo in sicurezza 2 guglie della basilica di San Benedetto e la croce che è caduta sul tetto. Domani (oggi, ndr) diamo inizio alla messa in sicurezza del campanile di San Salvatore, è una misera consolazione. Ci dobbiamo muovere subito per Santa Maria Argentea, dove c’è stato un arretramento della parte sommitale del timpano, che rischia di cadere.  È una corsa contro il tempo. Ma dobbiamo anche considerare i mezzi ridotti dal punto di vista economico. Siamo tutti dalla stessa parte”.

campi san salvatore

La presidente Marini davanti alla chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia

L’attività dei vigili del fuoco

Dopo le recenti scosse di maggior intensità che si sono verificate  a partire dal pomeriggio del  26 ottobre i vigili del fuoco hanno ripreso le attività  che caratterizzano le ore immediatamente successive alle crisi sismiche vale a dire aiuto alla popolazione per il recupero dei beni di prima necessità dalle proprie abitazioni che hanno dovuto lasciare con rapidità, per la rimozione di alcune parti pericolanti che impediscono l’uso di spazi sottostanti, le  verifiche di stabilità per definire se l’immobile  è ancora utilizzabile oppure deve essere lasciato libero con immediatezza. Questa attività viene svolta raccogliendo le richieste  dei cittadini direttamente alla sala operativa del 115 ed ai punti di contatto organizzati dai vigili del fuoco sul posto con l’impiego degli AF\UCL (unità di comando locale) da cui vengono gestite le  squadre operative assegnando loro i vari interventi.

Già nella notte con mezzi VF si è provveduto a rimuovere l’immenso masso caduto sulla strada per Preci nella zona di Triponzo consentendo la circolazione dei mezzi e quindi ripristinando la possibilità di far arrivare i soccorsi a Preci. Dopo  gli ultimi eventi sismici una  nuova postazione dei vigili del fuoco è stata attivata a Preci  per dare risposte ai cittadini di quel comprensorio. Oltre all’AF\UCL sono state dislocate tre squadre operative (complessivamente 15 VF con 6  automezzi).

basilica san benedetto (1)Nella giornata tra gli interventi di maggior evidenza  quello effettuato  per la  messa in sicurezza di alcune parti della  Basilica di san Benedetto a Norcia, Basilica dedicata al patrono d’Europa, una costruzione del 1200 che domina la piazza principale. Con una  apposita autogrù con uno sbraccio di circa 40 metri ed altri mezzi di supporto si è provveduto a  portare al sicuro le parti che si trovavano a rischio per il perdurare dello sciame sismico. Ad operare è stato personale specializzato dei vigili del fuoco, con le squadre SAF che  ha smontato e rimosso la croce, le cuspidi e diversi elementi architettonici della Basilica mettendoli in sicurezza. Un intervento delicato e urgente che è stato eseguito in accordo con il personale del Ministero dei Beni Culturali. Un intervento non invasivo  al quale ha assistito molta gente  ed è stato ripreso da numerose  telecamere.  Il Priore della Basilica Benedettina, padre Cassian al termine delle operazioni ha ringraziato i vigili del fuoco presenti  con una particolare benedizione per  tutti i vigili del fuoco.

Gli stessi vigili del  fuoco hanno anche provveduto ad effettuare controlli agli edifici che nei giorni scorsi erano stati oggetto di specifici interventi per la messa in sicurezza con l’esecuzione di interventi  di  riduzione della criticità. Sono gli interventi eseguiti d’intesa  con il personale MiBAC con l’impiego di legname, tiranti e profili in acciaio  effettuati a  Castelluccio di Norcia per la messa in sicurezza o meglio per la riduzione della criticità strutturale per il campanile della chiesa di Santa Maria delle Grazie,  sempre a   Castelluccio per due edifici  le cui parti pericolanti impedivano  l’uso delle limitrofe via  di accesso  all’intero aggregato urbano potendo così ridurre l’entità delle  zone inaccessibili (zone rosse).

Altri interventi di rilievo che hanno ben resistito ai nuovi eventi sismici  sono quelli eseguiti  a Norcia, Vicolo della Stamperia (messa in sicurezza archi),  alle Mura Urbiche di Norcia, alla  Chiesa di S. Antonio, in Via Cairoli,  alla  Cappella funeraria dell’Abbazia di Preci, al  Campanile di Cascia.

Gli interventi nelle altre zone – A partire dal sisma del 24 di agosto sono oltre 2.500 interventi effettuati in provincia di Perugia  ed essenzialmente nei centri abitati e  nelle numerose frazioni della zona della “Valnerina”  oltre  che  nei comprensori di Spoleto, Foligno. Attualmente il contingente  dei  50  vigili del fuoco che  già operavano  nel campo base di Norcia, a seguito dei nuovi eventi sismici  è stato incrementato da  altre  30 unità con  personale  VVF di Perugia e Terni con il contributo di alcuni funzionari tecnici provenienti dal altri Comandi.

L’INCHIESTA DI TUTTOGGI: VISSO CITTA’ FANTASMA, LE FOTO DELLA ZONA ROSSA

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