Sarà simulato terremoto di 4.6 gradi con scuole, abitazioni e chiesa danneggiate. Previsto un maxischermo per seguire le operazioni
Una scossa di terremoto di circa 4.6 gradi di magnitudo con epicentro nella zona di piazza d’Armi, con edifici danneggiati, studenti feriti e dispersi, blackout elettrico, interruzione dell’erogazione del gas e intorbidimento dell’acqua: è questo lo scenario della maxi esercitazione di protezione civile – denominata “Ponziano”, dal nome del patrono cittadino – che si terrà a Spoleto tra il 19 ed il 21 aprile 2024.
Si tratta di un’iniziativa – prevista già da ottobre, prima che iniziasse lo sciame sismico in corso da novembre – che avrà l’obiettivo primario di “testare il Piano Comunale di Protezione Civile in fase di aggiornamento e, contestualmente, verificare l’addestramento dei volontari delle organizzazioni facenti parte del sistema comunale e del personale responsabile di funzione al COC, testando nel contempo le attrezzature in dotazione ed i rapporti professionali fra tutti i volontari” ma anche di “verificare l’instaurarsi di una comune metodologia operativa, oltre che un’analisi completa dell’operato congiunto di diverse squadre dal momento dell’allertamento a quello dell’effettivo inizio delle operazioni, alla luce di un sempre auspicato miglioramento operativo e della necessità di individuare le più opportune soluzioni” e di “implementare una complessa serie di attività di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rispetto alle tematiche della protezione civile, in particolare per il rischio sismico, a favore della popolazione in generale”.
Proprio per coinvolgere il più possibile la cittadinanza di Spoleto, sarà allestito un maxischermo in piazza Garibaldi, ci sarà una diretta streaming sui canali istituzionali e social del Comune e gli istituti scolastici non direttamente coinvolti nelle simulazioni (3 saranno quelli evacuati, tutte scuole superiori) potranno seguire il tutto tramite le Lim presenti nelle aule.
La maxi esercitazione coinvolgerà vari enti e volontari: tutti i dipartimenti del Comune di Spoleto, vigili del fuoco, Usl Umbria 2, Regione Umbria, colonna mobile del volontariato di protezione civile dell’Umbria, ANCI Umbria Prociv, Ase Spoleto, e-Distribuzione, Valle umbra servizi, Gruppo comunale Protezione civile, AVCC, ARI, CISOM, Croce Rossa Italiana delegazione di Spoleto, Croce Verde, SOGIT “Le Aquile” e UNAC.
Il cronoprogramma prevede l’attivazione di associazioni, enti e volontari già da venerdì 19 aprile, con attività di formazione per tutta la giornata e la cena in una tensostruttura che sarà appositamente allestita in piazza d’Armi.
Sabato 20 aprile alle ore 8 sarà attivato il Coc a seguito, viene ipotizzato – prendendo a riferimento una scossa di terremoto realmente registrata il 22 maggio 1876 in quest’area di Spoleto – di uno sciame sismico con epicentro nella zona di piazza d’Armi, seguito dal sopralluogo in 3 scuole della zona. Alle ore 10,30 è prevista la simulazione di un terremoto di magnitudo 4.6. L’esercitazione prevede il soccorso di 15 feriti e la ricerca di 3 studenti dispersi. In contemporanea sarà allestito un ospedale da campo nell’area di attesa di via Pasquale Laureti; quindi l’allestimento di due aree di accoglienza (dentro il PalaRota e all’aperto negli spazi della pista d’atletica) per i residenti usciti dalle abitazioni a seguito delle scosse simulate. E’ prevista anche la preparazione di pasti per soccorritori e sfollati, il controllo di agibilità delle scuole evacuate (l’esercitazione prevede che siano tutte inagibili) e poi i sopralluoghi speditivi in abitazioni e luoghi di culto vicini all’epicentro. La simulazione prevede la messa in sicurezza dei beni artistico/culturali dalla chiesa di San Sabino, ipoteticamente danneggiata dal sisma. Altro step della maxi esercitazione è l’evacuazione di persone a ridotta mobilità da alcuni edifici risultati inagibili e relativo trasporto all’area di accoglienza coperta (PalaRota). Saranno montate anche delle tende per gli sfollati, con relativa assegnazione.
L’operazione di protezione civile finirà domenica 21 aprile: dopo la colazione è prevista una funzione religiosa, un debriefing con le autorità e consegna degli attestati ai partecipanti, il pranzo, quindi nel pomeriggio lo smontaggio delle strutture.
Stando alla delibera di Giunta datata 29 febbraio e pubblicata in quste ore all’albo pretorio del Comune di Spoleto, la maxi esercitazione avrà un costo complessivo stimato di circa 31.550 euro, parte dei quali dovrebbe essere rimborsata dal Dipartimento di protezione civile nazionale. Non è chiaro nel dettaglio come saranno ripartite le spese, per le quali sono in corso alcuni preventivi. In uno dei documenti allegati – la Scheda per comunicazione esercitazione protezione civile della Regione Umbria – viene dettagliato un importo di circa 15mila euro tra noleggio ed acquisto di alcune attrezzature e strutture, rimborso carburante (3mila euro stimati), organizzazione pasti (5.550 euro) e service video (8mila euro), per i quali sarà richiesto un rimborso alla protezione civile nazionale.
La maxi esercitazione – come detto già programmata diversi mesi fa, prima che nel territorio comunale si registrassero varie scosse di terremoto – fa seguito ad altre similari effettuate sul territorio regionale, mentre in città negli ultimi anni ne sono state effettuate due importanti: una simulava degli incidenti con feriti all’interno del percorso della mobilità alternativa della Posterna, un’altra un incidente ferroviario in galleria. Si tratta dunque di un’attività importante ai fini della prevenzione, ma che assume una valenza particolare visto lo sciame sismico – di lieve entità, vale la pena ricordarlo – che ormai da qualche mese interessa il territorio comunale, con la scossa di terremoto di 3.4 gradi di magnitudo del 9 febbraio scorso che aveva portato anche a chiudere precauzionalmente le scuole e gli edifici pubblici.
(aggiornato alle ore 17.40)