Terni, servono 17 milioni per il teatro "Verdi" | Comune aderisce all'Art Bonus del Governo - Tuttoggi.info

Terni, servono 17 milioni per il teatro “Verdi” | Comune aderisce all’Art Bonus del Governo

Luca Biribanti

Terni, servono 17 milioni per il teatro “Verdi” | Comune aderisce all’Art Bonus del Governo

"Siamo tutti mecenati", il progetto del Mibact per coinvolgere pubblico e privato nel recupero dei beni culturali
Mar, 05/07/2016 - 17:59

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Ci vorranno quasi 17 milioni di euro, 16,5 per la precisione, per rivedere a nuovo il teatro “Verdi” di Terni, è quanto emerso nell’ambito di un incontro con l’assessore alla Cultura di Terni, Giorgio Armillei e l’assessore all’Urbanistica, Francesco Andreani.

Sui tempi di recupero del teatro cittadino c’è invece poca certezza; si calcola che per il restauro della torre scenica si possa portare a termine i lavori assegnati con bando tra il 2017 e il 2018, ma per quanto riguarda la sala e la facciata bisognerà aspettare sicuramente alcuni anni.

L’amministrazione sta cercando di velocizzare il processo di recupero con l’adesione al bando “Art Bonus” istituito da Mibact, che consente la partecipazione dei privati al restauro di beni culturali, con la possibilità di recuperare fiscalmente il 65% dell’importo versato. Per quanto riguarda Terni, 3 sono i progetti che sono stati inseriti nel portale lsitituzionale del Ministero che possono essere finanziati: il “Verdi”, la bct e le mura dei giardini pubblici “La Passeggiata”. A Narni invece si potranno ‘adottare’ i progetti di recupero del teatro secentesco del palazzo comunale e le mura urbiche.

“Dobbiamo abbandonare l’idea della netta separazione tra pubblico e privato nella gestione delle cose pubbliche – ha spiegato l’assessore Armillei – i privati, ma anche i cittadini, hanno un ruolo fondamentale nella conservazione del patrimonio culturale della città. Questo bando è un’opportunità per restituire il teatro “Verdi” a Terni”.

Attualmente i lavori al “Verdi” sono fermi: si attende che la commissione esaminatrice del bando indetto per l’aggiudicazione dell’appalto per i lavori sulla torre scenica faccia la sua scelta. Una volta assegnata la realizzazione del progetto i lavori dovrebbero durare circa un anno e mezzo.

Diverso il discorso per la sala della struttura, visto che l’attuale giunta ha congelato il progetto realizzato da quella precedente visto che, nonostante siano stati rispettati tutti gli accorgimenti tecnici, il disegno non teneva conto delle esigenze dei nuovi orientamenti progettuali riservati agli spazi culturali. La riqualificazione era stata pensata per mantenere l’uso del teatro-cinema, circostanza che non è piaciuta alla nuova giunta che intende estendere il progetto del nuovo teatro anche ai cittadini: “Il progetto di condivide e non si impone” – ha sottolineato l’assessore Andreani – cercheremo di coinvolgere pubblicamente i cittadini attraverso forme di partecipazione come un concorso o una gara di livello internazionale. Al momento – sottolinea Andreani – servono 16,5 milioni per realizzare il recupero dell’intera struttura, compresa la riqualificazione di Via Carrara. 3 milioni per la torre scenica, 6 sono già stati stanziati dall’amministrazione pubblica, ne mancherebbero 7,5 che vorremmo riuscire a reperire tramite l’adesione al bando Art Bonus”.

Cos’è l’Art Bonus – Il decreto Art Bonus (D.L. 31 maggio 2014, n. 83, art. 1, convertito con modificazioni nella legge 29 luglio 2014, n. 106, G.U. n. 175 del 30 luglio 2014. Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo) rappresenta un’autentica rivoluzione nell’ambito della cultura e del turismo e introduce strumenti concreti ed operativi per sostenere il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico. Con il nuovo Art Bonus sarà infatti detraibile il 65% delle donazioni che le singole persone e le imprese faranno in favore di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche, teatri e fondazioni lirico sinfoniche.

“Si tratta di un pacchetto di norme che il paese attendeva da almeno vent’anni” – Così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Ad aprire la strada al mecenatismo diffuso è il grande esempio del finanziamento di 14 milioni di euro di Fondazione Cariverona e UniCredit in pari quote per il restauro dell’Arena di Verona: auspicabilmente in quattro anni si darà un nuovo volto, o meglio, un volto rinnovato al terzo Anfiteatro romano per dimensioni (dopo il Colosseo e l’Anfiteatro di Capua), giunto in buono stato conservativo fino ai giorni nostri.

In generale, la fotografia di dettaglio dell’art bonus, l’agevolazione governativa per la cultura, dice che dei 2mila mecenati, circa 1.300 sono privati cittadini e fra i 450 beneficiari dei 74 milioni, il 60% sono Comuni.

I fondi finora raccolti hanno permesso di finanziare circa 500 interventi, in gran parte restauri, di cui 400 già avviati. La regione dove sono stati raccolti più contributi è stata la Lombardia (22 milioni, una buona parte dei quali indirizzati al Teatro La Scala), seguita dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana e dal Lazio con il clamoroso caso di Unicredit che ha offerto 14 milioni in tre anni per l’Arena di Verona.

Il finanziamento dal basso, vale a dire dai cittadini sostenitori del Bello con le erogazioni liberali hanno superato i 2mila L’Art Bonus è dunque uno strumento importante per favorire sempre di più una partnership pubblico-privata, per garantire la possibilità di mantenere un’alta offerta culturale e per recuperare beni artistici da mettere a valore: la nostra Regione ha un patrimonio immenso da tutelare e valorizzare e richiamare i cittadini al mecenatismo è un’azione da compiere con forza e determinazione.

A Terni, il Comune apre le porte all’Art Bonus con:

– il finanziamento delle azioni di recupero e restauro del Teatro G. Verdi

– le azioni di intervento per il recupero della Passeggiata, area di verde pubblico vincolato come Bene Paesaggistico dalla Soprintendenza alle Belle Arti

– bct biblioteca comunale Terni, per la riprogettazione e ristrutturazione spazi e servizi a misura di utente

A Narni, il Comune apre le porte all’Art Bonus con:

– Teatro seicentesco presso Palazzo Comunale

– Mura Urbiche cinquecentesche

Sarà possibile da qui in avanti inserire sul sito artbonus.it altre azioni di recupero da finanziare, sia su proposta dell’Ente che dei cittadini mecenati; con il decreto ArtBonus ogni donazione a favore della cultura dà diritto ad un credito di imposta del 65% detraibile in 3 quote annuali di pari importo, per questo da oggi è più facile dire “Siamo tutti mecenati”.

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