Una bufera si sta per abbattere sugli ospedali di Narni e Amelia, finiti sotto l'occhio dei Nas di Perugia, che avrebbero riscontrato 250 casi di falsi ricoveri. Secondo quanto stanno rivelando le indagini, sembra che alcuni pazienti avessero delle corsie preferenziali che gli avrebbero permesso di non pagare il ticket e di avanzare nelle liste di attesa per le analisi.
Il sistema – erano amici e parenti di medici e infermieri che venivano fatti risultare come ricoverati all'interno della struttura sanitaria per non pagare il ticket di prestazioni sanitarie, soprattutto per le analisi del sangue. I Nas hanno sequestrato alcuni documenti all'interno delle strutture sanitarie per accertare quanto realmente accaduto.
Secondo una prima parziale stima, si pensa che il danno alla sistema regionale possa aggirarsi intorno agli 80mila euro, somma che il direttore generale dell'Asl2, Sandro Fratini, intende recuperare: “Attendo gli sviluppi delle indagini per sapere quali siano i nomi dei dipendenti coinvolti nella vicenda. I colpevoli avranno una giusta punizione e chiederemo il rimborso delle cifre 'evase'”.
Sarebbe stata la stessa Asl ad accorgersi delle irregolarità che stavano avvenendo all'interno dell'azienda, grazie all'incrocio dei dati relativi ai ticket e a quelli delle prestazioni ambulatoriali. “Per evitare che si ripetano fatti simili – dice Fratini – saremo noi nel futuro a controllare internamente i dipendenti dell'azienda”.
Le accuse per il personale medico, infermieristico, oss e pazienti vanno dalla truffa al falso; si aspettano circa 80 avvisi di conclusione delle indagini firmati dal sostituto procuratore di Terni, Raffaele Pesiri.