Terni, polemica Facebook su "Indiana Jones" dei beni culturali - Tuttoggi.info

Terni, polemica Facebook su “Indiana Jones” dei beni culturali

Redazione

Terni, polemica Facebook su “Indiana Jones” dei beni culturali

Lun, 23/05/2022 - 18:21

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Beni culturali, a Terni è polemica su atto di Rossi per il censimento dei beni culturali. Scontro Gentiletti-Cecconelli

La proposta è arrivata da parte del consigliere comunale Michele Rossi, capogruppo di Terni civica, che ha fatto riferimento a proposte già attive in città molto più grandi di Terni. “Siamo ricchi di tanti beni, oltre a quei pochi vincolati (appena 15), che meritano di essere studiati e conosciuti attraverso una giusta catalogazione – Ha spiegato il consigliere nel suo comunicato – Purtroppo molti di questi, sia per interventi privati ma anche pubblici, rischiano di essere danneggiati se non addirittura di andare persi per sempre. Il censimento sarebbe uno strumento utile all’amministrazione per la conoscenza del suo territorio, la tutela del singolo bene e per le opportune rivendicazioni e progetti di valorizzazione”.

Coinvolgimento dell’Università

Per attuare il piano non si escluderebbe l’intervento di personale esterno legato possibilmente al mondo universitario. “Un esempio è l’affresco dell’edicola votiva sulla parete esterna della chiesa di San Pietro – continua Rossi – che essendo ormai illegibile per la sua ricostruzione dobbiamo oggi solo sperare nello studio e sulla documentazione fotografica di qualche appassionato storico cittadino. Cosi come quegli interventi che per esempio, sempre nella nostra città, hanno portato a piazzare tubi di condutture su archi gotici. La conoscenza è alla base di ogni azione di tutela, salvaguardia e valorizzazione”.

La proposta fa polemica, Gentiletti “Arrivano gli Indiana Jones”

Come spesso accade anche questa volta la decisione ha lasciato molti dubbi e non manca chi, come il consigliere Gentiletti, ha espresso apertamente le proprie rimostranze in merito: “In seconda commissione la maggioranza ha approvato un atto rivoluzionario – ha scritto il consigliere sulla pagina Facebook – Praticamente da adesso in poi gli uffici dei lavori pubblici dovranno trasformarsi in Indiana Jones, andare in giro per la città, scoprire le opere d’arte sconosciute e farci un catalogo. Un’idea geniale. Anche se con quali competenze specifiche e quale personale non è dato saperlo. Come chi stabilisce cosa è meritorio di essere catalogato e no. Io mi sarei accontentato di molto meno. Tipo che ci fossimo occupati delle opere d’arte già riconosciute come di estremo valore e di fama internazionale e che rischiano di scomparire. Trovando fondi e risorse per preservarli – prosegue Gentiletti – La Dormitio ad esempio, che si trova nella chiesa di San Pietro e che fu restaurata grazie all’impegno della prima giunta Raffaelli ma che oggi è nel completo disinteresse dell’amministrazione”.

La polemica su Facebook

Lo stesso post ha poi dato il via ad una serie di commenti tra favorevoli e contrari alla proposta, nonché ad un piccolo botta e risposta tra lo stesso consigliere e l’assessore alla cultura del Comune di Terni M aurizio Cecconelli che ha scritto ironicamente: “Non mi stupisce che Gentiletti non abbia una particolare cognizione dell’operato dell’assessore alla cultura.. D’altronde anche a me se chiedono quali siano i più rappresentativi giocatori di hockey su ghiaccio non ne conoscerei uno: chi ha mai visto una partita di hockey su ghiaccio?”. Cecconelli ha poi continuato entrando seriamente nel merito della questione: “L’atto è condivisibile perché pone semplicemente l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione ai beni artistici ed architettonici della nostra città. Io infatti ho preso a riferimento i beni sottoposti a vincolo, quindi già classificati. Per quanto riguarda gli altri beni (e chiaramente si parla solamente di quelli pubblici comunali), come sempre cerchi di spostare il discorso sul piano che tu preferisci, perché le cose che citi nel post non sono state dette se non da te e non fanno parte dell’atto proposto. Anzi io ho evidenziato la complessità dell’operazione, ma ho precisato che, identificata la meritevolezza di un obiettivo, questo non va accantonato solo perché la soluzione è complessa. D’altronde l’atto di indirizzo era generico e di quello abbiamo parlato. Approvato l’indirizzo politico, poi sarà compito dell’esecutivo trovare le soluzioni. Indiana Jones non è tra queste”.

Nonostante lo scambio di battute, i toni sono rimasti comunque amichevoli. Adesso non resta che vedere come la proposta verrà realizzata nell’effettivo.

di Alessia Marchetti

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