Una gomitata al collo all’ex amica che ha costretto la vittima alle cure del Pronto Soccorso, dove le è stata prescritta una prognosi di 30 giorni. I fatti risalgono al 23 agosto 2017 e la ragazza in questione è la presidente dell’associazione Luce per Terni che, da tempo, denuncia di sentirsi vittima del reato di stalking, non riconosciuto dalla Procura, da parte di quella che una volta era una sua amica che ora, su disposizione del pm Raffaele Iannela, è stata rinviata a giudizio per l’ipotesi di reato di minaccia.
La vicenda era stata portata allo socperto lo scorso 20 febbraio 2018, nell’ambito del convegno organizzato dall’associazione “Luce”, dove Erika Lucci aveva raccontato la sua esperienza di ‘vittima’.
Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, per quanto riguarda l’episodio specifico, la 29enne residente a Terni, ma di origini campane, avrebbe sferrato il colpo alla presunta ‘rivale’ dopo essersi accostata con la sua auto vicino a quella della vittima. Attraverso il finestrino, abbassato per via del caldo, la ragazza avrebbe sferrato il violento colpo al collo della vittima, colpo al quale avrebbe aggiunto le minacce verbali “io vi rovino, io vi ammazzo” (Erika Lucci non era solo in auto, ndr).
“E’ nostra ferma intenzione continuare la lotta perché crediamo che il reato perperato ai danni del nostro presidente sia effettivamente di Stalking – si legge in una nota dell’associazione “Luce Per Terni” – e presenteremo ulteriori querele a dimostrazione di quanto affermato.
Siamo vicini al nostro Presidente e tutta l’associazione continuerà a lottare per avere giustizia sia per Erika Lucci che per tutte le donne vittime di questi reati”.