Spari in pieno giorno nel centro di Terni, nel primo pomeriggio di ieri al centralino del 113 è arrivata la segnalazione di alcuni residenti di Piazza Dalmazia, impauriti per alcuni colpi da arma che hanno prontamente segnalato alla Questura.
Gli agenti, applicando un protocollo antiterrorismo, sono prontamente intervenuti sul posto e, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno iniziato le indagini per cercare di capire cosa stesse succedendo. Dopo un rapido sopralluogo e aver ascoltato i residenti, ai poliziotti si è delineato uno scenario abbastanza chiaro.
Si trattava, infatti, di colpi esplosi da armi ad aria compressa, in particolare un fucile e una carabina installati su un treppeide che comunque hanno una potenza di 19 J, portata ben al di sopra dei 7,5 J con i quali vengono classificate le armi comuni.
Dopo aver individuato la finestra dalla quale venivano esplosi i colpi, gli agenti sono intervenuti nell’appartamento in questione, dove hanno trovato un anziano di 84 anni, ternano bancario in pensione, che aveva ancora montato il treppiede dal quale si esercitava al tiro sportivo.
È questa infatti la spiegazione che l’uomo ha fornito agli agenti della Squadra Volante, diretta dal dott. D’Aragona, cioè un’esercitazione di tiro sportivo, disciplina della quale l’anziano è appassionato e pratica con le sue armi regolarmente registrate.
Dagli accertamenti è emerso che il cornicione preso come bersaglio si trovi a circa 50 metri dalla finestra e che i piombini utilizzati siano estremamente pericolosi per la sicurezza pubblica: “sparando dalla finestra verso i palazzi di fronte, il soggetto in questione avrebbe potuto colpire e ferire gravemente qualcuno – ha sottolineato il Capo di Gabinetto, Giuseppe Taschetti – il pronto intervento delle Volanti ha consentito a tutti di tirare un sospiro di sollievo perché è stato accertato che non si trattava di un attacco terroristico, ma di un gesto compiuto da un uomo in un momento di poca lucidità”.
L’uomo è stato denunciato per utilizzo illegale di arma comune.