Farmaci per dimagrire proibiti prescritti da un medico di Terni e forniti da una farmacia ‘compiacente’ della stessa città, “Mi manda Rai Tre”, nella puntata del 13 aprile del programma, ha mostrato il clamoroso caso della prescrizione di una sostanza proibita dal Ministero della Salute come farmaco contro l’obesità. Si parla del bupropione, un derivato dell’anfetamina, messo all’indice dei farmaci vietati per il dimagrimento con un decreto dell’allora Ministro Lorenzin, il n.155 del 10 agosto 2015, insieme ad altre sostanze: triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metmorfina e topiramato.
Secondo il reportage, la giornalista Roberta Ferrari si è presentata nello studio del medico in questione (non riconoscibile nel servizio) con la scusa di voler perdere qualche chilo in vista dell’estate, e, dopo qualche domanda di rito e una breve visita (durante la quale il medico non sembra chiedere eventuali analisi del sangue e risultati dell’elettrocardiogramma), ha subito pensato alla prescrizione del farmaco, la “pillola B” da prendere 3 volte al giorno in vista dei pasti principali; un preparato, contenente anche bupropione, da ordinare in una farmacia specifica, dove chiedere del dottor Marco.
La giornalista, ricetta alla mano, si è poi recata dalla dottoressa Maria Grazia Carbonelli,
direttore di Dietologia dell’ospedale San Camillo di Roma, che ha spiegato: “il bupropione è un derivato dell’anfetamina e uno stimolante, utilizzato per la cura della depressione maggiore. Come effetti può dare ipereccitazione, aumento della frequenza cardiaca e aumento della pressione arteriosa con possibili disturbi cardio-circolatori. Gli unici farmaci consentiti in Italia per la perdita di peso sono l’orlistat e la liraglutide”.
Roberta Ferrari si è infine recata nella farmacia, indicata dal medico che la giornalista posiziona sempre a Terni ma anche in questo caso senza indicare quale, per vedere se le pillole venissero effettivamente preparate. Detto, fatto. Il dottor Marco, in un’ora, ha fatto trovare le pillole pronte.
L’invito ai telespettatori (e ai lettori) è quello di fare attenzione qualora qualcuno stia facendo uso di questa sostanza, potenzialmente dannosa per la salute.
(modificato alle 23:32)