Prosegue la battaglia di Italia Nostra, che inieme a WWF Umbria, vuole dar voce ai problemi ambientali della conca ternana. “Uno stato nello stato, conflitti di interesse al sapor di cromo, sopiti da assordanti silenzi su cui è bene indagare” tuona Italia Nostra, che spara a zero su tutti (ma proprio tutti) accusando di servilismo “inconsapevole o interessato” le “tante quinte colonne di un Italia alla deriva” nei confronti della “fabbrica per antonomasia”.
Ecco la nota integrale:
“Uno Stato nello Stato, un’azienda oggi totalmente sui iuris grazie alle condotte assunte ieri, per carriere o denaro, da alcuni politici nazionali e locali, da avvocati, ingegneri, medici, cronisti, enti, imprese. Così, sul grave inquinamento della fabbrica per antonomasia, medaglia d’argento d’Europa 2012 per PCB e mercurio dispersi nell’aria, non parla da decenni nessuno, non un’associazione di categoria; né la decantata Università di Perugia, i cui baroni, illuminati o meno, evidentemente non conoscono l’argomento; né l’Azienda Ospedaliera locale.
Molti però i conflitti di interesse al sapor di cromo, sopiti da assordanti silenzi su cui è bene indagare, perché da tempo i più deboli –in primis gli operai- pagano il fio di miserevoli omissioni.
L’impressione è che tanta pretesa armonia, mossa da univoci intenti –da ‘innocue’ collaborazioni a onerose consulenze a posti di lavoro e clientele- abbia infine ingabbiato chi poteva far pesare lex et ratio contro Thyssen. E l’Arcadia è finita. Risuonano pertanto surreali e stonate le parole di sindaco e direttore ASL2: in conferenza stampa congiunta hanno di fatto ancora difeso un sistema di negazionismo ambientale già infranto dinanzi al Prefetto qualche giorno prima in presenza nostra, del M5S e di altri, visto l’inquinamento purtroppo acclarato nel 50% dei campioni di latte e uova prelevati su Terni, i metalli pesanti nelle insalate tal quali (‘lavatele!’), nichel e cromo nei suoli, etc.
Eppure sindaco e direttore ASL fino a pochi giorni fa sembravano ai ferri corti, perché, per il Comune, il predetto capo sanitario non aveva loro relazionato alcunché delle indagini condotte nel SIN dal 2011, da noi rese pubbliche negli scioccanti esiti. Tutto già chiarito? In nome di cosa?
Eppure, dai nuovi dati disaggregati, l’inquinamento a Terni resta lampante, con voc. Valle, Romita e Piedimonte-Rivo di nuovo a contendersi la pole position della gara più sporca dell’Umbria, con un livello di PCB medio di tutti i prelievi di uova in città superiore al limite di azione.
Non solo. Nel corso della citata conferenza stampa, come riportato dai giornali, il sindaco ha affermato che un pacco di uova sopra il tasso di allarme proveniva da Porta S. Angelo, in centro: galline da quelle parti?!? Forse 50 anni fa. Lucciole per lanterne, ma il lapsus anticipa il vero: la contaminazione, specie da PCB, è diffusa pressoché ovunque nel nostro territorio (allegato).
E che dire degli asserti infondati resi al TG3 dal dottor Fratini da Foligno, direttore ASL? “Presso la discarica di Valle non ci sono pericoli!” Una sciocchezza siderale da camicia costrittiva! La contaminazione di suoli, acque di falda e alimenti di quella zona è attestata a livello ministeriale, come pure risulta da Conferenze di servizi rese note da Italia Nostra e WWF. E c’è persino di più: proprio durante la riunione in Prefettura, quasi come voce dal sen fuggita, è emerso che, da quelle discariche, circa 50 tonnellate (tonnellate, sì) di cromo VI fossero sversate ogni anno (ogni anno!) nelle fogne/fiume Nera, fino a un lustro fa.
Inconsapevole o interessato, prosegue dunque l’asservimento alla Thyssen –che gioca sulla debolezza di tante quinte colonne di un’Italia alla deriva, fino all’ignobile blocco degli stipendi.
Frattanto, anziché spingere l’azienda sul modello Linz per un’acciaieria di classe A, ci si limita a monitorare, senza disturbare troppo la multinazionale, senza ad esempio imporre il recupero scorie, accordando però nuovi stupri contro paesaggio e intelligenza e…additando gli allevatori. Grottesco.
Eppure, stando a mail riservate giunte in nostro possesso, già nel 2015 la Regione prevede di organizzare per la Conca Ternana “un programma di comunicazione/informazione/formazione rivolto alla popolazione, agli Amministratori, agli operatori sanitari ai vari livelli, il cui primo tassello è l’organizzazione per il 2015, con la collaborazione del Dott. Fedrizzi, di un corso sulla problematica dell’inquinamento da diossina dell’ambiente e degli alimenti, rivolto a medici, veterinari e tecnici della prevenzione delle AASSLL umbre” (nostri grassetto e evidenziatore).
Se è tutto ok, perché si parla di diossine? Spuntano gravi responsabilità: se vogliamo ribaltare il tavolo, caro sindaco, se lei è uomo libero come si spera, le indichi ai tedeschi senza ulteriori indugi