Terni, imbrattato monumento a Tacito - Tuttoggi.info

Terni, imbrattato monumento a Tacito

Redazione

Terni, imbrattato monumento a Tacito

Deturpata colonna del basamento
Sab, 26/12/2015 - 14:41

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Aggiornamento ore 15.00 – Come precisato dall’associazione TerniCittàFutura, l’imbrattamento risale ai mesi scorsi e non alle notti precedenti. Nell’occasione la stessa associazione aveva riportato puntualmente il fatto con una nota “E’ assolutamente importante la conoscenza della realtà locale e della sua Storia; tale mancanza riduce la propensione alla partecipazione democratica, sottrae l’individuo dal senso concreto dell’operare nella sua dimensione, dove la sua azione può ancora essere incisiva.

Per quanto la nostra vita ormai si svolga virtualmente nello spazio del mondo, è nell’ambito limitato di una città che viviamo la nostra esperienza di cittadini. E’ per questo motivo che sentiamo importante dare anche il nostro contributo alla formazione di una classe dirigente che sia consapevole del nostro passato. Infatti come si può governare la propria città, difenderla dall’anonimato, dal degrado, dall’indifferenza senza conoscerne la storia? E’ un ruolo che noi di Terni Città Futura sentiamo nostro fin da sempre e che in altre parole potremmo definire di divulgazione culturale. 
Vogliamo porre l’attenzione su un luogo cittadino veramente denso di storia, da tutti conosciuto se non altro perché posto in un importante snodo viario della città. Oggi è abbandonato e degradato, ignorandosene l’importanza: l’area di fronte alla lancia di luce di Arnaldo Pomodoro, dove trovano posto diversi elementi storici. Innanzitutto il busto del nostro concittadino Gaio Cornelio Tacito. Il basamento della statua di Tacito è ricordato dallo storico Lodovico Silvestri, il quale ci ricorda che era in costruzione mentre lui scriveva il suo studio sulle Riformanze ternane. Era il 1856. Il busto che sorregge è, con ogni probabilità, molto più antico: il Prof. Bruno Giancarlo che, studiando il rapporto tra la famiglia dei Taciti e Terni, afferma che in realtà il busto è un calco, da originale ignoto, realizzato con roccia vulcanica frammentata e legante a base di silicati e resine. Potrebbe essere databile intorno al XVI-XVII secolo. Essendo la roccia vulcanica molto friabile e facilmente erodibile dall’acqua, il monumento è particolarmente delicato, e la prolungata esposizione agli agenti atmosferici e porterà molto presto alla irreversibile perdita del monumento. Il busto andrebbe quindi, sostituito con una copia e conservato negli spazi museali. Di minore impatto visivo, ma pur sempre di interesse storico è la fontana che si trova ubicata alle spalle del busto, presumibilmente databile al XVI secolo. Si trovava prima in Via Barbarasa, ma quando la via fu ridotta dopo l’apertura di Corso del Popolo, fu spostata nella sua attuale collocazione. Oggi è anche priva di acqua. Ancora più sfuggenti allo sguardo sono le “sedute” di quel oramai degradato giardino, ma non per questo meno cariche di storia. Quei capitelli cinquecenteschi, infatti, ornavano la scomparsa chiesa della Madonna del Cassero, al di là di Ponte Romano. L’effige di Maria che vi era conservata ora si trova collocata nello spazio verde antistante il Duomo, a fianco del palazzo Riccardi-Bianchini
Questo giardino così ricco di importanti tracce della nostra storia meriterebbe più considerazione e di conseguenza maggiore manutenzione e cura, a cominciare dalla rimozione del grande cuore verniciato nella parte nascosta della colonna che sorregge il busto di Tacito”.

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Uno sfregio al monumento di Piazza Tacito, quello che si trova nella piazzetta antistante l’obelisco di Arnaldo Pomodoro, è stato ‘inferto’ nelle notti scorse da ignoti. Un cuore rosso, le iniziali di due nomi in nero per tutta la l’ampiezza della colonna del basamento imbrattano il mezzo busto di Publio Conelio Tacito, ritenuto erroneamente nato a Terni, ma negli anni diventato comunque simbolo alla città. A lui è dedicato il corso principale del centro storico, a lui è dedicata l’intitolazione del liceo classico, dove si svolge anche il prestigioso “Certamen Taciteum”, competizione sul latino, al quale prendono parte studenti provenienti da tutte le province italiane.

Il Comune non potrà ora provvedere a ripulire il monumento autonomamente, ma servirà il nulla osta e le consulenza della Sovrintendenza.

La segnalazione è venuta dal consigliere comunale del M5S, Federico Pasculli che pone in evidenza, ancora una volta, il problema della sicurezza e del controllo in città, temi spesso al centro di un dibattito politico tra la maggioranza e i pentastellati.

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