A Terni c'è un parco 'occupato' in pieno centro. Si spaccia, si beve, si dorme e si va anche al bagno. Tutto gratis, 'a spese' della città
Latrina a cielo aperto, ring per risse, luogo di spaccio, di consumo di droga e alcol e covo di sbandati: questo è il biglietto da visita dei giardini dell’ex foresteria. In pieno centro, l’ingresso è da corso Tacito e davanti al liceo scientifico “Galilei”, dove si trova un secondo ingresso, c’è una zona franca dove i cittadini non possono entrare perché il parco è letteralmente occupato da chi lo utilizza come dormitorio, come latrina per fare i propri bisogni, per spacciare e consumare droga e alcol. Eppure adesso a Terni c’è anche una vigilanza privata, ma le auto sono troppo spesso parcheggiate in zone della città assolutamente tranquille e che non necessitano certamente un presidio permanente di sicurezza. In ordine di tempo l’ultimo episodio che ci è stato segnalato risale al pomeriggio di ieri, 25 giugno, quando in cittadino straniero si era sentito male sdraiato su una panchina. Sul posto sono arrivati gli operatori sanitari del 118 che hanno soccorso l’uomo in evidente stato di alterazione psicofisica. Addirittura ci sono anche le telecamere di sicurezza, immaginiamo funzionanti.
Gli impegni e le promesse sul parco ‘occupato’
Nel mese di aprile c’era stato il sopralluogo della I Commissione, voluto da Alberto Cagnoli, tesoriere Lions Club San Gemini Terni (figlio di Bruno Cagnoli al quale il parco è dedicato, ndr), con la partecipazione dell’assessore Viviana Altamura. Secondo la visione di Cagnoli il parco dovrebbe diventare un punto di riferimento per eventi di musica, arte e spettacoli. Proprio con i Lions il Comune ha un patto di collaborazione fino al 2025, grazie al quale l’area dovrebbe essere riqualificata: intanto, però, continua ad essere occupata e inservibile per i cittadini che avrebbero a disposizione uno spazio verde in pieno centro che, soprattutto in estate, potrebbe essere una risorsa in più, visto che la città non offre grandi alternative.
Presidio fisso, ma quando?
L’assessore Viviana Altamura, sempre in occasione del sopralluogo della I Commissione, aveva promesso un presidio fisso con il quale si sarebbe dovuto risolvere il problema. Ripensandoci: a che serve la vigilanza privata dal sindaco Bandecchi, con le auto ferme in varie zone della città? Era aprile, ora siamo quasi a luglio, forse qualcosa, in attesa che i fondi del patto di collaborazione con i Lions arrivino qualcosa in più poteva essere fatto. Anche perché, sembra evidente, non è che ci voglia così tanto per sanare questa situazione vergognosa che è diventata addirittura un problema per la città.
L’interrogazione di Francesco Maria Ferranti
A febbraio Francesco Maria Ferranti (FI) aveva presentato un’interrogazione avente come oggetto il “degrado, pessima cura del verde pubblico, soggetti che bivaccano, bottiglie di vetro, cani anche senza guinzaglio e pericolo per i cittadini che frequentano l’area”. “La situazione – aveva commentato Ferranti – conferma ancora che la polizia privata autorizzata solo a osservare, non risolve il problema in una zona della città centralissima e non fa fronte alla funzione neanche di allertare le forze dell’ordine che, altrimenti, sarebbero intervenute. Viene quasi da dire che l’unica funzione a cui assolve è quella di parcheggiare le ‘macchinine’ di fronte a palazzo Spada”. E sull’impiego dalla Polizia Locale aveva commentato: “Gli agenti – vengono utilizzati per continui raid di multe soprattutto all’interno della ztl. La polizia locale non viene indirizzata a svolgere attività di controllo e prevenzione”.
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