Cospea Alta, ancora disagi per i lavori non ultimati. Il consigliere Fiorini formalizza esposto alla Procura e Corte dei Conti
Il consigliere comunale del Gruppo Misto, Emanuele Fiorini, ha formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica di Terni e alla Corte dei Conti in merito alle opere di urbanizzazione previste a Cospea Alta nella prima convenzione stipulata tra l’amministrazione Comunale e la ditta Petrollini, opere che, secondo i previsti termini contrattuali, avrebbero dovuto essere completate e consegnate entro maggio 2019.
I lavori a Cospea Alta
Secondo la ricostruzione del consigliere Fiorini, nel giugno 2006, il Comune di Terni, nella persona del dirigente tecnico stipulava con Luigi Petrollini, per la Immobiliare Petrollini e C. srl ed altri, una convenzione avente per oggetto “un nucleo residenziale di espansione in località Cospea Alta”. La convenzione riguardava, oltre al rilascio dei permessi per la realizzazione di abitazioni, anche un intervento di edilizia residenziale e commerciale, spazi pubblici, parcheggi pubblici, parcheggi pertinenziali, realizzazione del tratto stradale di collegamento fra la viabilità esistente, strada comunale di Cospea e la viabilità di lottizzazione, realizzazione del tratto di viabilità di collegamento tra quella di lottizzazione e la rotatoria prevista nel progetto in fase di redazione da parte del Comune di Terni “Strada di Collegamento S.Lorenzo-Alfonsine”, la realizzazione del tratto di collegamento fra la viabilità di lottizzazione e strada di San Valentino mediante sottovia ferroviario sulla linea Terni-Sulmona, un impianto sportivo fra il nucleo edificatorio e la linea ferroviaria etc.
La convenzione con la ditta Petrollini
“Quindi con la convenzione la ditta Petrollini – spiega Fiorini in una nota – si era assunta l’obbligo di realizzare a proprie spese e cura, oltre l’intervento lottizzatorio residenziale, tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria inerenti al piano attuativo, comprensive delle infrastrutture. A garanzia del corretto adempimento di tali obbligazioni, l’articolo 11 della predetta convenzione prevedeva che in ipotesi di mancato rispetto dei termini per l’inizio lavori o di completamento degli stessi, il Comune avesse la possibilità di diffidare la ditta inadempiente acquisendo la proprietà delle opere e ultimando le medesime a proprie spese, per poi fare rivalsa sulla ditta stessa. Ma vi è anche un’altra disposizione nella convenzione che ha la stessa finalità, quella prevista dall’articolo 8, comma 4, in base alla quale, al fine di garantire l’esatto e tempestivo adempimento degli obblighi previsti, il Comune di Terni ha la facoltà di riscuotere la garanzia fidejussoria. Si tratta di disposizioni che mirano a tutelare l’interesse pubblico al corretto adempimento della convenzione, all’esatta e tempestiva esecuzione delle opere in essa previste”.
Il Comune non è intervenuto nei confronti della ditta inadempiente
“Ebbene – spiega ancora Fiorini – il Comune di Terni, a fronte dell’inadempimento della convenzione, come acclarato anche dal dirigente della Pianificazione Territoriale dell’Ente con nota del novembre 2021, da cui si evince come parte degli interventi previsti devono ancora essere realizzati o ultimati, sembrerebbe non avere posto in essere alcuna delle azioni poste a tutela dell’interesse pubblico. Ma vi è di più. Petrollini, con atto unilaterale d’obbligo del 2019, assumeva l’impegno a completare i lavori previsti nella convenzione inadempiuta ed ormai scaduta e lo spostamento del sottovia ferroviario, nella nuova diversa ubicazione della linea ferroviaria Terni Sulmona, dunque non più tra la lottizzazione e strada San Valentino”.
Modifica unilaterale della convenzione
Dunque, semplificando, secondo il consigliere Fiorini, Petrollini avrebbe riscritto e modificato tramite un atto unilaterale un atto bilaterale, cosa che non si può fare. “Anche l’Avvocatura del Comune aveva detto, con parere del 2021, che impegni bilaterali non possono essere modificati da un atto unilaterale, essendo imprenscindibile il comune consenso delle parti. Nonostante l’inadempimento della prima convenzione da parte della Petrollini, il Comune con deliberazione consiliare ha provveduto poi ad approvare a novembre 2021 un nuovo schema di convenzione con la stessa società. Ma ad una ditta inadempiente, un’amministrazione pubblica può riaffidare un lavoro che la stessa in precedenza, non è stata in grado di portare a termine?“.
Ancora disagi a Cospea, scatta esposto
“Nella nuova convenzione il Comune prevede, a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi relativi alla realizzazione delle opere inerenti la variante parziale al piano attuativo, la disposizione delle stesse garanzie fidejussorie già presentate dalla ditta Petrollini con la convenzione del 2006. Riguardo al termine massimo di ultimazione dei lavori delle opere di urbanizzazione, questo è di due anni dalla stipula della nuova convenzione, considerato che quest’ultima è stata approvata dal consiglio comunale a novembre 2021 ed è quindi già passato un anno e più, come mai i residenti di Cospea alta stanno ancora vivendo grandi situazioni di disagio? Pertanto – conclude Fiorini – ritengo doveroso che sia fatta chiarezza sui fatti esposti e per tale ragione mi sono visto costretto a rivolgermi alle autorità competenti, affinché vengano disposti opportuni accertamenti”.