Se la maggioranza di Palazzo Spada non se la passa proprio bene, con il Pd impegnato nel cercare di raccogliere i cocci dopo il terremoto dell’Operazione Spada, per l’opposizione la situazione non sembra migliore.
A scatenare la bagarre tra M5S, Forza Italia e l’attivissimo consigliere Enrico Melasecche è stato il forzista Franceso Maria Ferranti, con un commento di analisi politica dei suoi, subito dopo l’esito del primo turno delle comunali: “In nessun luogo il M5S va al ballottaggio. La cosa è a me palese da sempre: un boia paffuto non può indicare percorsi a nessuno né a Terni, né altrove”.
L’illuminante analisi ha, ovviamente, scatenato il risentimento del M5S di Terni che ha criticato i modi del consigliere con più preferenze in Umbria. Ma Ferranti, che accetta di buon grado provocazioni e sfide affonda alle risposte: “Er boia de Terni ha spazio poiché gli viene concesso, altrimenti dove gira, ha la terza media”. Lo scambio di ‘convenevoli’ è poi proseguito ad un livello non molto edificante con scambi di allusioni, anche personali, che non è neanche il caso di riportare, tra licenze di terza media e diplomi ottenuti privatamente.
Nella contesa è poi intervenuto Enrico Melasecche che ha ricordato a Ferranti come il suo ruolo dovrebbe essere quello di fare opposizione, insieme a lui e M5S appunto, ruolo che invece non verrebbe rispettato. Ecco la tirata d’orecchi di Melasecche a Ferranti: “cerco di farti capire da tre anni che l’avversario da battere è questo PD ternano e chi lo rappresenta. Tu continui anche nei tuoi interventi in consiglio ad attaccare il M5S invece del sindaco. Sei contrario alle sue dimissioni. In consiglio passi il tempo a parlottare in continuazione con assessori e consiglieri del PD. Nel corso delle ultime vicende giudiziarie hai fatto il garante del garantismo peggiore e non volevi firmare neanche la sfiducia al sindaco giocando sulla sua mancata condanna. Cosa c’entra? Se ne deve andare perchè ha ridotto Terni nelle attuali condizioni. Tu l’opposizione la fai con qualche comunicato stampa per far credere a chi non ti conosce che sei un leone, di cartapesta. Fammi il piacere per cortesia”.