"TENETE SEMPRE VIVA LA SPERANZA", GLI AUGURI DEL VESCOVO DI FOLIGNO PER LA SANTA PASQUA. IL PRIMO PENSIERO AI FRATELLI TERREMOTATI D'ABRUZZO - Tuttoggi.info

“TENETE SEMPRE VIVA LA SPERANZA”, GLI AUGURI DEL VESCOVO DI FOLIGNO PER LA SANTA PASQUA. IL PRIMO PENSIERO AI FRATELLI TERREMOTATI D'ABRUZZO

Redazione

“TENETE SEMPRE VIVA LA SPERANZA”, GLI AUGURI DEL VESCOVO DI FOLIGNO PER LA SANTA PASQUA. IL PRIMO PENSIERO AI FRATELLI TERREMOTATI D'ABRUZZO

Sab, 11/04/2009 - 16:52

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Il primo pensiero del vescovo di Foligno per la Santa Pasqua, va ai terremotati d'Abruzzo. A coloro che hanno perso tutto, ai morti saliti in cielo in questi giorni di festa. Sarà una Pasqua triste quest'anno, ma l'invito di monsignor Gualtiero Sigismondi è di non abbandonare mai la speranza, come suggerisce il mistero della Resurrezione. Ed ecco il messaggio di monsignor Gualtiero Sigismondi, alla città e alla Diocesi per la Santa Pasqua 2009. «Il clima di festa che da sempre accompagna il Triduo pasquale è necessariamente velato dalla sofferenza dei nostri fratelli abruzzesi, duramente colpiti dalla calamità del terremoto. La partecipazione alla loro sofferenza è resa ancor più intensa a motivo del fatto che Foligno sa bene quale sia il terribile potere del terremoto: quello di rendere nemica la casa! L'abbraccio della solidarietà, che ha stretto e rincuorato questa città e l'intera diocesi in occasione del sisma del 1997, ora domanda di essere corrisposto con la nostra carità concreta e generosa. C'è anzitutto la solidarietà dei volontari, che da Foligno sono già all'opera nei luoghi colpiti dal sisma; c'è poi la solidarietà dell'ospitalità da offrire, soprattutto agli anziani e ai giovani, sotto il coordinamento della Caritas nazionale e regionale; e c'è, infine, la solidarietà della competenza acquisita in fatto di ricostruzione, che chiede a tanti nostri tecnici di mettere a disposizione, con intelligenza d'amore, i loro talenti. Mentre affidiamo al Signore le vittime del terremoto, raccomandiamo a Lui i superstiti e i loro soccorritori, facendo nostra l'intenzione di preghiera suggerita in questi giorni dalla Liturgia: “Sul monte degli ulivi hai pregato il Padre tuo di risparmiarti il calice della passione, fa' che il dolore non soffochi mai la fiducia e la speranza”. Tenere viva la speranza, “sperando contro ogni speranza”: questo è l'augurio più bello che faccio ai Folignati; il Signore che, con la sua Pasqua, ci ha resi “prigionieri della speranza”, ci aiuti ad essere “ambasciatori di speranza”».


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