Nonostante i tempi ridotti e i pochissimi fondi disponibili L’Istituto Comprensivo Spoleto due è riuscito a portare avanti il progetto di Laboratorio Teatrale ottenendo un tutto esaurito per lo Spettacolo messo in scena all’Auditorium della Scuola di Polizia di Spoleto venerdì 16 maggio . La compagnia Teatrale “La fabbrica dei sogni”, costituita da ragazzi di tutte le classi della Scuola, ha presentato uno spettacolo, in due parti, in dialetto spoletino. La rappresentazione ha proposto due commedie: “Antonietta Saltalaquaglia…paga tutto senz’assegni” e “Tutti matti a scuola”. La prima attraverso una serie di sketch carichi di comicità e umorismo, ironizza sui preparativi in vista di una morte annunciata che poi non avviene e la seconda, parodia in chiave ironica di una giornata a scuola con le insegnati di lingua.
Le insegnanti Adele Sammarco e Flavia Tizi hanno scritto i copioni e curato la regia dello spettacolo che ha coinvolto tutti i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio teatrale in quest’anno scolastico 2013-2014. Il laboratorio teatrale a scuola nasce da motivazioni educative e formative importanti; è una sorta di avventura nella quale non c’è soltanto una semplice trasmissione di tecniche quanto piuttosto il loro utilizzo consapevole per imparare a esprimersi e a comunicare.
Il teatro ha una duplice dimensione: sociale ed estetica; possiede una serie d’obiettivi educativi e di finalità culturali, poiché esperienza appassionante, sociale e socializzante che aiuta l’esercizio del giudizio, del ragionamento, affina lo spirito critico e stimola la sensibilità estetica. Agendo, inoltre, sulle emozioni tocca le corde più profonde della vita affettiva, arricchisce gli strumenti linguistici, concorre alla formazione di una personalità armonica puntando sul divertimento.
Il progetto Teatro ha avuto come obiettivo primario quello di far scoprire e comprendere meglio se stessi, le proprie attitudini, capire l’importanza del lavorare insieme, e al tempo stesso, far scoprire agli alunni le proprie radici e la cultura del luogo in cui vivono oggi. Fare tutto ciò attraverso la recitazione dialettale ha rappresentato un modo originale e di grande efficacia, che ha motivato e fatto lavorare con grande curiosità e impegno i ragazzi. Gli alunni che praticano il teatro a scuola, infatti, sviluppano continuamente la capacità di ascolto, lo spirito di collaborazione nel gruppo, l’apertura al dialogo, cioè quelle attitudini che consentono di accogliere e includere “l’altro”. Il sentirsi incluso e capace di includere in una attività di valore educativo allontana il disagio e l’abbandono scolastico. Gli alunni della Secondaria di primo grado Pianciani sono stati straordinariamente bravi nella recitazione delle due commedie in dialetto spoletino. Il risultato è stato dei più coinvolgenti e divertenti, con soddisfazione della Dirigente scolastica, Manuela Dominici e degli insegnanti che in questi mesi hanno seguito gli alunni nel percorso di preparazione con estremo impegno e serietà.
Anche quest’anno quindi, la “Pianciani-Manzoni” si rivela luogo di crescita artistica, culturale per decine di adolescenti. La sala dell’Auditorium, gremita di pubblico di tutte le età, dai bambini agli anziani, ha applaudito questi sorprendenti ragazzi che hanno fatto trascorrere un pomeriggio all’insegna del sorriso e della spensieratezza.