Il progetto di trasformare il Teatro Pavone in un bar-ristorante che occasionalmente ridiventa teatro è stato bocciato dalla Soprintendenza e dall’Accademia del Pavone.
La Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria ha infatti espresso un parere preventivo negativo sia sulla struttura in vetro di 72,7 mq. per i tavolini su Piazza della Repubblica, sia sulla trasformazione del foyer del teatro in bar-ristorante.
A sua volta l’Accademia del Pavone, che nei giorni scorsi si è riunita in assemblea, ha preso l’iniziativa per un progetto di alto profilo cioè di rilanciare il teatro con spettacoli teatrali e anche attività cinematografica, in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria e con la Fondazione Brunello Cucinelli.
Italia Nostra esprime la più viva soddisfazione per la bocciatura del vecchio progetto che avrebbe stravolto il teatro Pavone e Piazza della Repubblica e pieno consenso a quello nuovo di rilancio dello stesso teatro. Questa è la strada giusta, che pare incontrare la convergenza del Comune, per avere una qualche speranza nella difficile candidatura di Perugia a capitale europea della cultura.
L’abbandono del progetto di stravolgimento del Teatro Pavone che aveva trovato consenso presso alcuni amministratori comunali può essere il segnale giusto per proiettare la città nella nuova economia della conoscenza e della cultura e abbandonare la vecchia politica di trasformare tutto in commercio e centri commerciali. In questo disegno complessivo ben si potrebbe inserire il recupero del Mercato coperto che versa in una pesante condizione di degrado e del quale si attende di conoscere il futuro dopo che l’anno scorso l’Amministrazione comunale ha abbandonato il progetto di trasformarlo in un centro commerciale e annunciato di volerne fare un punto di forza della candidatura a capitale europea della cultura.
Urbano Barelli
Presidente di Italia Nostra di Perugia