Teatrino delle parti in Regione, finale come da copione: l’Assemblea legislativa ha respinto, con i voti compatti di tutta la maggioranza, la mozione di sfiducia presentata dai gruppi di opposizione per la gestione della Manovra.
Una seduta nella quale i consiglieri, dagli opposti schieramenti, hanno ribadito le posizioni ampiamente espresse nei giorni che hanno portato all’adeguamento delle addizionali Irpef e dell’Irap. Dall’allarme lanciato dalla maggioranza sul “buco di bilancio”, al report di Kpmg sui numeri della sanità (di cui si attende la consegna integrale per la fine di aprile), alla prima proposta di manovra approvata in Giunta. Per passare dalla denuncia dell’opposizione, che ha poi occupato il Consiglio per giorni e notti, agli incontri con le parti sociali ed i sindaci, sino ai numeri effettivi presentati dalla Regione al tavolo del Mef ed all’approvazione della Manovra, così come rivisitata dalla Giunta.
Ma si è trattato di una discussione sulla gestione della sanità, materia che ha praticamente monopolizzato la campagna elettorale, e sulle misure che saranno finanziate dall’extragettito.
Nessuno, ovviamente, ha fatto un passo indietro (o anche solo di lato) rispetto alle posizioni iniziali. E così la mozione di sfiducia (che la minoranza aveva depositato soprattutto come estremo tentativo ostruzionistico per rinviare il voto sulla Manovra) è stata respinta.
Un voto che, a termine di Statuto, “scongela” i lavori di Palazzo Cesaroni.