Forza Italia e Movimento 5 Stelle di Terni raccolgono le lamentele di commercianti e artigiani della Conca per via “dell’aumento vertiginoso” della TARI, la tassa sui rifiuti. Numeri importanti, che parlano di un passaggio dal 30% fino al 250%, e che l’Asm, la controllata del Comune, avrebbe applicato, respingendo così le istanze per l’applicazione differenziale dell’aliquota sulle superfici delle attività commerciali, in base a quanto previsto dal regolamento comunale. L’aumento “indiscriminato” delle tariffe vede compatti, oltre ai partiti politici, anche i vertici di Confcommercio, che mal digeriscono la decisione “illegittima” di Asm.
“La controllata del comune – denuncia Forza Italia – ha pensato bene di rivedere, verso l’alto, i criteri delle aliquote relative alla tassa sui rifiuti. Una decisione presa in totale autonomia, senza che gli assessori interessati ne fossero stati preventivamente edotti. In pratica, non solo si è materializzato un inasprimento fiscale davvero notevole, ma di fatto è saltato perfino un principio base del nostro ordinamento giuridico: a decidere sulla nostra sorte – in questo caso fiscale – non sono stati coloro che abbiamo democraticamente eletto ma una società per azioni, che si pone al di fuori delle consuete pratiche democratiche, e che gestisce il servizio in un regime di sostanziale monopolio. Ebbene, ad un malsano obbrobrio come questo non possiamo che rivendicare il nostro disgusto. Ci uniamo quindi al grido di Confcommercio, con l’auspicio che gli assessori Piacenti D’Ubaldi (bilancio) e Daniela Tedeschi (commercio) intervengano al più presto per evitare questo assurdo ricarico impositivo che andrebbe a gravare ulteriormente sulle spalle del settore terziario ternano”.
“La Tari – tuonano i pentastellati – è un’imposta che grava sia sulle famiglie ma ancor più pesantemente sui negozi e sui locali di molte attività, i quali – spesso travolti dalla crisi e dall’impossibilità di versare le tasse – arrivano a prendere persino la strada della chiusura. Siamo stanchi di vedere spuntare cartelli con su scritto ”vendesi” od ascoltare il rumore delle serrande che si abbassano in giro per la nostra città, e tutti noi sappiamo quanto la situazione sia preoccupante. Pretendiamo che venga rispettato il regolamento che permette la ripartizione delle reali categorie di utilizzo dei locali e dei negozi, riconoscendo anche il giusto rimborso per quanto versato in eccesso. Ricordiamo inoltre che da tempo il Movimento 5 Stelle Terni si batte per l’applicazione della tariffa puntuale, in modo che ogni cittadino ed attività paghi realmente in base ai rifiuti indifferenziati prodotti (meno rifiuti produco – meno pago), premiando così il comportamento virtuoso di chi differenzia correttamente“.
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