L'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto ha consentito di scongiurare una seconda emorragia | Decisive le prossime ore
Saranno decisivi i prossimi 3 giorni per la prognosi di Stefano Tacconi, ricoverato in rianimazione, in uno stato di coma farmacologico, all’ospedale di Alessandria. Il primario di Neurochirurgia, Andrea Barbanera, ha spiegato che queste ore saranno decisive per scongiurare eventuali complicazioni legate all’emorragia cerebrale provocata da un’aneurisma.
Tacconi colpito da aneurisma,
il bollettino medico
L’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il 64enne perugino ex portiere della Juventus e della Nazionale ha consentito di scongiurare una seconda emorragia che poteva essere fatale. Determinante è stato il pronto intervento del figlio Andrea, che ha chiamato subito l’autoambulanza quando ha visto il padre accasciarsi a terra.
“Il mal di testa,
poi è caduto a terra”
Tacconi, che a seguito dell’emorragia ha avuto crisi epilettiche, è giunto in coma all’ospedale di Alessandria, dove è stato trasferito dal pronto soccorso di Asti. Sabato sera è stato subito sottoposto a un intervento endovascolare per scongiurare una seconda emorragia. Quindi è stato posto in coma farmacologico.
Attualmente, secondo quanto riferito dal dott. Barbanera, è sedato in modo leggero. Ed ha risposto alle sollecitazioni con movimenti finalistici, aprendo gli occhi e muovendo le braccia e le gambe. Cosa che potrebbe far pensare a un inizio di ripresa. Tuttavia, proprio per trattare eventuali problematiche, la prognosi non potrà essere sciolta prima di 3 giorni.