Lavoratori si preparano ad un'altra grande giornata di mobilitazione "Situazione è ancora segnata dall'incertezza" | Seconda commissione regionale allo stabilimento di Cerbara, Mancini "Abbiamo dovere di stare a fianco all'azienda"
Visita importante e significativa, ieri pomeriggio (23 febbraio), allo stabilimento della Trasformatori Tabacco Italiano (Tti) a Cerbara.
I consiglieri regionali della Seconda Commissione Michele Betarelli (Pd), Vincenzo Bianconi (Misto) e Manuela Puletti (Lega), con a capo il presidente Valerio Mancini, hanno infatti portato la loro vicinanza ai lavoratori altotiberini, il cui futuro regna ancora nell’incertezza a seguito della decisione della multinazionale Jti di spostare la produzione del prodotto greggio proprio da Cerbara alla Deltafina di Bastia Umbra.
Tabacco, insorgono lavoratori altotiberini, scatta blocco produzione
Il presidente di Tti Fabio Rossi, che ha mostrato i giganteschi macchinari dell’impianto industriale e le varie fasi di lavorazione agli ospiti istituzionali, tra i quali vi erano anche il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e il capogruppo Pd tifernate Gionata Gatticchi, ha espresso tutto il suo apprezzamento per la visita dei consiglieri, “che hanno potuto vedere una realtà importante, con professionalità di altissimo livello. Nel nostro prossimo futuro, in teoria, dovremmo andare a consegnare il tabacco ad un altro trasformatore e questo crea sicuramente incertezza. C’è una problematica occupazionale, di tenuta della filiera e di offerta/trattativa sia sul raccolto 2021 che sul raccolto 2022, la cui proposta dei prezzi, non congrua né sostenibile rispetto ai recenti aumenti dei costi, al momento risulta assolutamente non accettabile”.
“La Seconda commissione ha il dovere di stare a fianco a questa azienda e non demordere sulla sua battaglia – ha dichiarato Mancini – La tradizione tabacchicola dell’Altotevere vanta una storia centenaria e bisogna comprendere le possibilità di sviluppo e mantenimento dei livelli occupazionali. Il tema che la politica romana deve comprendere è che siamo oltre la questione lavoratori: qui c’è una filiera che viene compromessa dall’incertezza sui rapporti con le multinazionali, dettata dall’aumento delle materie prime e soprattutto dal prezzo pagato insufficiente a coprire le spese degli agricoltori. L’opinione pubblica deve capire che stiamo mettendo a rischio un’intera economia, non solo altotiberina ma di tutta la regione”.
“Raduneremo tutte le 2500 persone della filiera del tabacco in Altotevere in una giornata di mobilitazione e scenderemo tutti uniti in una piazza” – ha infine annunciato Marco Gasperi, rappresentante dei lavoratori Tti – La situazione è ancora in stallo e incerta e infatti c’è ancora tantissimo da fare, a partire dalla nostra prossima mobilitazione. A breve torneremo a protestare, chiedendo anche la presenza di tutte le parti agricole. Questa vertenza deve essere nota a chiunque, perché nonostante se ne sia parlato tanto non sono state prese in considerazione le problematiche dei lavoratori. Si tratta di qualcosa di importante per tutto il tessuto socio economico dell’Altotevere ma anche per gran parte dell’Umbria”.