Con il nuovo presidente il laboratorio di Città di Castello pronto al nuovo progetto oltre alla lavorazione di manufatti in lino puro
Il cashmere accanto al lino: nuovi filati su fibre nobili nel rispetto della secolare tradizione e tecnica di lavorazione su telai dell’800 unica al mondo, tramandata fino ad oggi in memoria dei baroni Leopoldo Franchetti e Alice Hallgarten.
Svolta “epocale” a Tela Umbra (unico laboratorio dove vengono prodotti artigianalmente manufatti utilizzando lino puro con macchine manuali ultracentenarie) quella annunciata dal neo-presidente della Cooperativa Stefano Romolini (fondatore e amministratore delegato di Manifatture Cesari) nel corso della visita guidata al museo e laboratorio di palazzo “Alberto Tomassini” alla presenza dei membri del Cda, dell’assemblea dei soci (scuola “Bufalini”, Fondazione Villa Montesca e Tipografia Grifani Donati) del sindaco Luca Secondi e di rappresentanti istituzionali locali e regionali.
“Stiamo portando avanti un progetto di tessitura del cashmere, in collaborazione con un’azienda, che fa parte del gruppo Florence come manifatture Cesari. Il progetto che andremo a creare sarà inizialmente basato sulla creazione di campioni realizzati con filato in cashmere oltre alla storica lavorazione del filato in puro lino, tipico di Tela Umbra. L’obiettivo è quello di ampliare la gamma di prodotti per la vendita e dei clienti, sempre nel rispetto rigoroso della tradizione secolare che rende unico questo laboratorio”, ha dichiarato il presidente Romolini proprio accanto al telaio azionato a mano e con la forza delle gambe da Natalia Giulietti, una delle cinque socie-lavoratrici discendenti della gloriosa scuola “Franchettiana”. Le altre maestre artigiane e socie sono Tiziana Bani, Francesca Peli, Marzia Castellani e Mariza Gulinati.
La nomina del nuovo presidente è avvenuta lo scorso agosto nell’ambito dell’assemblea dei soci, riunitasi per il rinnovo del Cda di Tela Umbra, che ha salutato l’ingresso nella compagine societaria della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca la quale, nel segno della riunificazione ideale del patrimonio culturale e storico dei baroni Franchetti, ha preso il posto lasciato dal Comune di Città di Castello in ottemperanza alle disposizioni della riforma Madia sulle società a partecipazione pubblica.
Con Romolini, sono entrati a far parte dell’esecutivo che guiderà la cooperativa le socie lavoratrici Tiziana Bani e Natalia Giulietti, il presidente dell’Asp Bufalini Giovanni Granci e Angelo Capecci, presidente della Fondazione Villa Montesca. Nella riunione seguita all’elezione, il Cda ha provveduto anche a nominare Tiziana Bani vicepresidente di Tela Umbra e a sottolineare “l’espressa volontà di far convivere l’innovazione gestionale e produttiva dell’attività della cooperativa con il mantenimento e la continuazione della tradizione tessile del laboratorio, nel rispetto della volontà dei baroni Franchetti”.