Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in occasione dei 115 anni della Fiom, ha premiato ieri sera i delegati delle Rsu per come hanno gestito la vertenza Tk-Ast durante il periodo di alta tensione che ha portato all’accordo del dicembre 2014, premio voluto dopo la tanto discussa targa di riconoscimento consegnata all’ex ad Lucia Morselli. Passando in rassegna ognuno dei protagonisti dell’estate caldissima della vertenza Ast, Susanno Camusso ha elogiato il modo di agire degli operai: “Avete fatto un grande lavoro, gestendo un periodo molto delicato con intelligenza. Lo spirito di sacrificio alla fine ha pagato”.
Non solo Ast – Susanna Camusso ha parlato a tutto campo, iniziando dalle vicende di cronaca legate ai casi di femminicidio, passando attraverso il tema delle pensioni, per poi arrivare al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici, tema particolarmente caldo proprio in questi giorni di scioperi e mobilitazioni. Presso la sede centrale della Cgil è stato esposto uno striscione contro la violenze contro le donne e proprio da qui parte la riflessione della Camusso: “Siamo stufe di essere sempre vittime, dobbiamo diventare un paese nel quale sia normale essere uomini e donne in libertà, senza che nessuno consideri l’altro un oggetto gli uomini inizino a interrogarsi sulla propria sessualità e a come la esprimono. Bisogna iniziare l’educazione sessuale nelle scuole e, a supporto, costruire dei programmi di protezione per le vittime di violenze”.
La sede centrale della Cgil ha esposto uno striscione contro la violenza sulle donne e la Camusso ha ricordato che: L’Italia è stata tra le prime nazioni ad aderire al Protocollo di Instanbul,, convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica firmata da 32 paesi il 12 marzo 2012, ma da quel momento, a livello legislativo non è stato fatto molto per dare seguito a quelle norme proposte: “Aspettiamo un segnale dal Ministro Boschi in questo senso. Riconosco comunque – sottolinea Susanna Camusso – che Polizia e Carabinieri hanno fatto un gran lavoro, ma è necessario creare una rete sostenuta dalle istituzioni”.
Dopo aver approfondito il tema del femminicidio, la segretaria generale, ha riportato l’attenzione su uno dei temi caldi di questi giorni, cioè il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici: “Quello che propone Federmeccanica è un aumento del benessere di circa il 4-5% dei lavoratori, creando così conflittualità tra di loro e ‘usandoli’ per la concorrenza tra aziende. Dobbiamo invece puntare al miglioramento delle condizioni di lavoro perché anche da lì passa la strada per la ripresa economica del paese, insieme all’aumento dei salari”.
Come già anticipato da Maurizio Landini, anche la segretaria generale ha richiamato all’unità le forze sindacali per una mobilitazione che deve cambiare passo. “Sarebbe un’occasione per tutti i delegati di categoria per conquistare un patrimonio comune di idee. Non si può rischiare che passi l’estate in questa situazione – sottolinea la Camusso – bisogna cambiare marcia e alzare i toni della battaglia”.
Oltre al contratto di lavoro, si è parlato delle pensioni; il 14 giugno il Governo ha convocato i sindacati per discutere della riforma, ma Susanna Camusso ha spiegato che “non ci basta sederci a un tavolo. La nostra paura è che vengano presi provvedimenti tampone e congiunturali senza riformare la struttura e il sistema previdenziale nella sua essenza. Quello che ci interessa è garantire un futuro previdenziale ai giovani”.