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Suona la campanella dei più bravi d’Italia

Redazione

Suona la campanella dei più bravi d’Italia

Studenti umbri al top nelle classifiche nazionali | L'augurio della presidente Marini e i lavori nei plessi vecchi o danneggiati dal sisma
Mer, 12/09/2018 - 00:39

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Dopo gli anticipi, in alcuni comuni, di venerdì e di lunedì, da questa mattina la campanella suona per tutti gli studenti umbri di ogni ordine e grado. Un inizio di anno che la scuola umbra affronta con le “medaglie” conquistate lo scorso anno. A cominciare di quella della regione dove più bassa è la dispersione scolastica: solo il 16% dei ragazzi non termina gli studi.

Ma non è questo l’unico ottimo risultato della scuola umbra. Gli studenti, da queste parti, oltre a non lasciare i banchi anzitempo, mostrano di seguire le lezioni con un certo profitto. Alla fine dello scorso anno scolastico, il 98,3% degli studenti della scuola secondaria di I grado è stato ammesso all’anno successivo (98,1% la media nazionale); nella scuola secondaria di II grado è stato ammesso a giugno il 78,2% degli studenti (la percentuale più alta in assoluto in Italia), mentre i non ammessi sono stati il 3,8% del totale (anche qui, il miglior risultato nazionale). Nei Licei umbri gli ammessi l’83,1% del totale (76,7% la media nazionale), il 72,7% negli Istituti tecnici (il miglior risultato nazionale) e il 70,5% nei Professionali (anche qui, sul gradino più alto del podio).

Quanto agli esami di Stato, primo ciclo, in Umbria è stato ammesso il 98,7% e licenziato il 98,1%, ancora sopra la media nazionale, ma in flessione rispetto al 99,9% finale registrato nel precedente anno scolastico.

L’augurio della presidente Marini

Voglio augurare a tutti voi un buon lavoro per questo nuovo anno scolastico che vi attende“: inizia così la lettera che la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico,  ha inviato agli studenti e alle loro famiglie, al direttore e ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, al  personale tecnico ed ai collaboratori della scuola.

   “Il primo giorno di scuola – prosegue Marini – è sempre un momento di incontro e di amicizia che introduce a giorni importanti,  a volte faticosi, altri allegri e appassionanti, gioiosi e a volte pesanti e duri.  La scuola con le sue molteplici esperienze didattiche, formative, di relazioni umane e di amicizia vi fornirà anno dopo anno una utile cassetta di attrezzi, fornendovi conoscenze, competenze, abilità, capacità.   Sarà anche un piacevole viaggio attraverso l’apprendimento della scrittura, della lettura, della capacità matematica, dell’abilita manuale ed artistica; viaggerete nel mondo affascinante della letteratura, della poesia e del romanzo, ripercorrerete la storia antica e quella contemporanea, sarete sorpresi dalla scienza e dalla natura,  scoprirete il mistero dei numeri e quanto la matematica influenzi la nostra vita quotidiana ed i suoi oggetti, sarete affascinati dalla grandezza dell’arte e della sua bellezza, scoprirete lingue antiche che ci aiutano ancora oggi a capire il mondo e lingue contemporanee che ci fanno dialogare nel mondo, sarete educati al pensiero filosofico e alle discipline tecniche e specialistiche, userete molte tecnologie informatiche e didattiche nella nuova scuola digitale, imparerete ad amare lo sport, l’attività fisica e l’educazione a corretti stili di vita. Sarà un viaggio fatto anche di lavoro e fatica,  nell’ascolto e nel dialogo con gli insegnanti, nello studio singolo e in gruppo, nelle ore trascorse con libri cartacei e digitali, nel ripassare le lezioni e nell’imparare le singole materie.  Con voi ci saranno genitori, fratelli e sorelle, nonni e nonne, il vostro mondo di affetti familiari ed una comunità intera a supportarvi, sostenervi, incoraggiarvi, a volte aiutandovi nello studio e nei compiti”.

La scuola – afferma  Marini – vi farà scoprire il vostro mondo fatto di ragazze e ragazzi che hanno abilità ed attitudini differenti, vi sarà insegnato ad essere tutti uguali pur essendo ciascuno diverso dall’altro, avrete compagni e compagne con genitori nati in Italia e altri con genitori provenienti da tanti Paesi del mondo che hanno lasciato per scelta, per bisogno, per spirito di iniziativa o di libertà. I vostri docenti saranno anch’essi l’uno diverso dall’altro, alcuni li ricorderete per sempre, e sapranno educarvi allo spirito critico, alla consapevolezza della forza dell’istruzione e della formazione in un mondo che avrà bisogno delle vostre conoscenze, competenze ma anche della creatività, della propensione all’innovazione e alla ricerca“.

Al direttore scolastico regionale, ai docenti ed a  tutto il personale della scuola confermo l’impegno, di questi anni, della Regione Umbria che ha messo al centro della sua azione di governo ed anche della programmazione finanziaria le risorse necessarie ad investire in maniera continuativa sull’edilizia scolastica, affiancando Comuni e Province, nel diritto allo studio sostenendo le famiglie soprattutto nelle fasce di reddito più basse, partecipando a tutte le iniziative di cambiamento che stanno investendo offerta formativa e didattica specie per la scuola digitale e le relative infrastrutture cittadine. Grazie al vostro lavoro e collaborazione – evidenzia la presidente – siamo la Regione italiana con la minore dispersione scolastica italiana, 10 punti sotto la media nazionale. Questo è un grande risultato sociale e culturale perché riusciamo concretamente ad includere tutti i giovani nei percorsi formativi“.

Nei prossimi tre anni – annuncia la presidente – circa 150 scuole dell’Umbria, a cominciare da quelle danneggiate dal sisma 2016, saranno oggetto di interventi di riqualificazione, adeguamento sismico, messa in sicurezza,  nuova costruzione. Io so quante responsabilità  vi assumete ogni giorno dirigendo le scuole, insegnando e lavorando all’interno delle Istituzioni scolastiche. Troverete sempre la nostra attenzione e collaborazione, lo abbiamo sempre fatto in questi anni e continueremo a farlo, a volte con più capacità e rapidità, altre con difficoltà e ritardi ma sempre con la consapevolezza istituzionale della centralità del vostro ruolo ed anche della forza della vostra autonomia e libertà di insegnamento, sostenendo così la dignità culturale del Paese“.

 “Ai bambini e alle bambine del primo anno della scuola primaria – conclude Marini – auguro di iniziare questo viaggio straordinario ed impegnativo con la curiosità, la libertà, l’allegria, la voglia di scoperta di cui  tutti i bambini sono capaci.  La scuola vi renderà liberi ed uguali, come vuole la nostra bella Costituzione. Buon anno scolastico a tutti e tutte“.


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