Oltre 200 persone hanno partecipato, giovedì 11 dicembre presso l’Albornoz Palace Hotel di Spoleto, alla Cena di Natale a sostegno delle attività del Centro di Solidarietà “don Guerrino Rota”. Gli ospiti sono stati accolti dal presidente mons. Eugenio Bartoli e dai suoi più stretti collaboratori. La cena è stata preparata dall’Apollinare catering & banqueting di Andrea Scotacci e i servizi di accoglienza e ai tavoli è stato curato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Spoleto, coordinati dal prof. Enrico Di Curzio. Tutto il necessario per la cena è stato donato da vari sponsor del territorio contattati da Aurelio Fiata, prezioso volontario del Centro, coadiuvato da Fernando Bini e Andrea Votini.
Diverse le autorità del territorio che hanno mostrato ancora una volta vicinanza all’opera fondata da don Guerrino Rota nel 1974 per fronteggiare il problema della tossicodipendenza: dall’arcivescovo Renato Boccardo al sindaco Fabrizio Cardarelli, dal consigliere regionale Giancarlo Cintioli a vari esponenti della Giunta comunale (Maria Elena Bececco, Angelo Loretoni e Antonio Cappelletti), dal presidente dell’Ase Angelo Musco a vari consiglieri comunali, dalla dirigente dell’Istituto Alberghiero ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dai membri della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto a quelli delle Associazioni degli industriali, dei commercianti e degli albergatori, dalle Pro-loco di Spoleto e di Eggi alla Bonifica, dal presidente dell’Unuci di Spoleto alla presidente regionale del volontariato vincenziano.
Presente anche un cospicuo numero di imprenditori del territorio dei comuni di Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo, molto sensibili alle attività del Centro di Solidarietà. La serata è stata allietata dal gruppo musicale spoletino “The Apaches”. Durante la cena il vice presidente del Centro Giancarlo Scerna ha ringraziato tutti i presenti e quanti hanno reso possibile la serata. «Come Centro di Solidarietà ricorderemo questo 2014 che volge al termine – ha detto – per due ragioni: i quaranta anni dalla fondazione (1974) e i venticinque anni dalla morte del fondatore, don Guerrino Rota, il 1° novembre 1989». Un lungo applauso si è levato spontaneo in sala. Scerna ha anche ricordato alcuni numeri del Centro: le 6 case attualmente in funzione (la struttura osservazione e diagnosi, l’accoglienza residenziale, il progetto donna, la comunità terapeutica, la comunità di doppia diagnosi e il reinserimento), le 160 presenze medie di utenti giornalieri e i 50 operatori a contratto a tempo indeterminato.
Un caloroso ringraziamento è andato anche ai numerosi volontari che ogni giorno, nel nascondimento e con grande passione, affiancano gli operatori. Da tutti è stato riconosciuto come il Centro di Solidarietà sia un fiore all’occhiello della città di Spoleto. Al termine della cena, ogni persona ha lasciato in una busta la propria offerta per le attività del Centro con la consapevolezza che, come amava dire Madre Teresa di Calcutta, “non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare”.