SUCCESSO A FOLIGNO DEL PROGETTO "IL GIOCO DELLA MUSICA". (foto) - Tuttoggi.info

SUCCESSO A FOLIGNO DEL PROGETTO “IL GIOCO DELLA MUSICA”. (foto)

Redazione

SUCCESSO A FOLIGNO DEL PROGETTO “IL GIOCO DELLA MUSICA”. (foto)

Sab, 29/05/2010 - 17:04

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di Mikol Marotta (*)

“..Gira gira il mestolo, tira su il coperchio …”. Ecco come una ragazza canticchia la filastrocca proposta ai bambini durante lo spettacolo del 22 maggio scorso. Mattinate passate diversamente quelle dei ragazzi dell'Istituto Pedagogico di Foligno che si sono recati alla scuola dell'Infanzia Piermarini con il fine di elaborare un prodotto a fine anno che fosse frutto della collaborazione tra le due scuole.

Tutto è cominciato con la definizione del progetto da svolgere durante le ore di italiano, musica e scienze della formazione e in rete con le insegnanti della scuola dell'infanzia. Interazione tra le scuole, sensibilità per la musica, creatività, divertimento. Ecco gli obiettivi de “Il gioco della musica”, un'esperienza che ha visto, prima fruitori e poi coprotagonisti, i bambini della scuola dell'infanzia. La storia? Il meraviglioso Mago di Oz, rivisitato dai più grandi per i più piccoli. Il racconto è stato diviso in due parti e recitato dalle due terze del liceo Pedagogico-sociale. Dopo un'accurata preparazione in classe, la creazione di maschere, la realizzazione di scenografie e filastrocche, ragazzi e bambini si sono incontrati per lavorare insieme sui personaggi, sulla storia. I ragazzi sono arrivati così limpidamente a toccare il cuore dei piccoli.

” Tutto il bello che c'è in noi , lo troverete anche in voi”. Ecco come si conclude lo spettacolo di fine anno nella palestra della scuola d'Infanzia.La canzone finale infatti riassume tutta la storia. Vivace e spiritosa rallegra gli animi dei piccoli, dei grandi, e dei genitori.

Finito lo spettacolo ho avuto l'onore di parlare con il dolce personaggio di Dorothy, la bambina protagonista del racconto.

-Ciao Dorothy! Complimenti per lo spettacolo! Che ne dici di presentarti e parlarci della storia e dei personaggi?-

-Certamente! Mi chiamo Chiara, nello spettacolo Dorothy! Nella storia io raffiguro la bambina che si ritrova con il suo cane, Toto, in una terra sconosciuta e durante la strada per arrivare al castello del Mago di Oz, incontra tre simpatici personaggi: il leone codardo, l'uomo di latta senza un cuore e lo spaventapasseri, senza cervello. Tutti insieme andiamo alla ricerca del mago, e durante il tragitto, grossi mostri ci assalgono, ma riusciamo senza troppi problemi a combatterli.

“L'unione fa la forza!”. L'incontro con questo personaggio ci spaventa, ma alla fine tutti riusciamo a chiedere ciò che vogliamo. Tutto potrà essere realizzato solo ad una condizione:uccidere la strega cattiva dell'ovest.

La seconda parte dello spettacolo è stata affidata alla seconda classe, che invece vede comparire altri personaggi: la custode del castello, Smeraldina, la strega cattiva che cattura Dorothy e si scontra con i suoi amici, facendoli combattere con l'esercito dei gialloni e con le scimmie alate. La strega non può però uccidere Dorothy perché ella “possiede” il bacio della strega buona, ma la costringe comunque a lavorare per lei. Fortunatamente scopre il suo punto debole, l'acqua e riesce a distruggerla. Nel frattempo si scopre che il Mago non è un mago e Dorothy si sente persa, perché capisce che ormai Tornare a casa è una missione impossibile.

I bambini in tutto questo sono intervenuti con delle canzoni simpatiche, genere Zecchino d'oro.

Ritornando alla storia, qui il pezzo più bello. Tutti e tre gli amici capiscono che durante il loro viaggio hanno trovato ciò che volevano e che non sapevano di avere. Ognuno di loro realmente doveva soltanto andarne alla ricerca, scoprire un po' meglio se stesso. Un bellissimo messaggio, un percorso che ha permesso a tutti di riscoprire le proprie qualità. E questo percorso, nella nostra realtà, possiamo semplicemente chiamarlo vita. In conclusione Dorothy incontra la Principessa di Porcellana che le dice che sarebbe potuta tornare a casa, grazie alle scarpette regalate dalla Strega Buona all'inizio della storia. E se magari a qualcuno questo finale può sembrare banale, a me sembra proprio originale! Ne è valsa la pena lottare e conoscere nuovi amici!-

-Grazie di tutti questi dettagli! Continuiamo.. Come è stato il lavoro durante l'anno?-

-Sicuramente non facile. Questa è la prima esperienza che facciamo di questo tipo, ci siamo divisi i ruoli, cercando di far emergere le nostre capacità. Siamo cresciuti rispetto all'anno scorso. Siamo più autonomi. Più uniti. Chi fa danza, ha elaborato dei balletti. Chi era più ingegnosa e creativa, ha disegnato le scenografie, chi sapeva suonare , ha realizzato brevi sottofondi musicali. Quindi è stato un buon lavoro!

Un'ultima domanda: la parte più bella della storia qual è stata?-

-Senza dubbio il gran finale. Abbiamo cantato tutti insieme! “Tricchè tracchè Zumpa Zumpa qui a ballare un po' di Rumba, Rumba qua, Rumba là, tutti insieme trallalà”. Li abbiamo visti ridere, ho sentito nascere qualcosa in me di davvero forte. Gli occhi lucidi, non ce la facevo a non sorridere, ero allegra. Soddisfatta di me. Della mia classe. Dei bambini.

Belle queste tue parole! Dimmi , senza pensarci troppo, qualcosa che ti ha colpito…-

-Ne stavo parlando proprio con una mia compagna di classe. I genitori mi hanno colpito proprio tanto. Cantavano le canzoni con noi. Le sapevano perfettamente a memoria. I bambini le ripetevano di continuo quando erano a casa. I sorrisi dei genitori al proprio figlio, che, emozionato, cercava di dare il meglio di se, mi ha fatto pensare. Mi ha fatto immaginare il mio futuro da mamma e il primo spettacolo di mio figlio. Se magari prima condannavo tutte quelle macchine fotografiche e tutti i flash mentre recitava il proprio bambino, ora non dico di condividerle, ma posso capirle.

-Dalle tue parole percepisco una tua profonda maturazione. Complimenti e in bocca al lupo per questo fine anno scolastico!-

Il progetto si conclude. La mattinata finisce con un ricco rinfresco che allieta gli attori e con la visione del video dello spettacolo. Un ultimo saluto finale accompagna il ritorno a scuola , caratterizzato da uno splendente sole e i vivaci sorrisi dei ragazzi che sono proprio soddisfatti del loro lavoro. I liceali entusiasti e grintosi, anche se un po' stanchi, hanno lasciato l'impronta. E i bambini? Elettrizzati sperano solo di rivivere un'esperienza simile. Di una cosa, dopotutto siamo certi: erano completamente innamorati dei giovani attori.

(*) Mikol Marotta, è un alunna dell'Istituto Pedagogico di Foligno, che ha scritto un articolo per raccontare il successo del Progetto “Il gioco della Musica”. Tuttoggi.info volentieri da spazio all' esercizio di scrittura di Mikol, sollecitata dai suoi insegnanti presso l'Istituto.


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