E’ stato portato nel carcere di Capanne dagli agenti di polizia il 45enne cittadino afghano accusato di aver sequestrato per ore, picchiandola e violentandola sessualmente, una 21enne studentessa asiatica.
Gli inquirenti hanno trovato riscontri alla denuncia fatta dalla ragazza alcuni giorni dopo la violenza subita, avvenuta nella notte tra il 20 e il 21 luglio nella zona di via Pinturicchio, in un locale attualmente non utilizzato.
Secondo quanto ricostruito, la studentessa avrebbe conosciuto l’afghano la sera stessa. L’uomo le avrebbe prospettato un lavoro come cameriera, in un locale che, le aveva detto, stava ristrutturando per riaprirlo al pubblico.
Con questo pretesto l’ha indotta a raggiungerla nel locale, vuoto. Una volta chiusa la porta, l’uomo ha impedito alla studentessa di uscire, gettandola a terra e compiendo violenza sessuale per ore, picchiandola.
Durante il sonno dell’uomo, la giovane sarebbe anche riuscita a filmarlo col telefonino. Immagini che poi, una volta presentata la denuncia, hanno aiutato la polizia, sotto il coordinamento del pm Mario Formisano, ad individuare l’uomo.
La studentessa, terrorizzata, una volta che era riuscita a scappare e rientrata a casa ha atteso qualche giorno per raccontare quanto accaduto.
In ospedale è stata accompagnata dalla madre, arrivata a Perugia una volta appreso quanto accaduto. In ospedale le sono state accertate lesioni per una prognosi di 30 giorni.
Quindi la denuncia in polizia e il fermo dell’uomo. Le analisi del Dna avrebbero accertato che si tratta proprio del violentatore, che ora deve rispondere delle accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate.