Sara Minciaroni
Il corpo di una ragazza di 19 anni è stato ritrovato privo di vita in un boschetto a Monte del Lago frazione di Magione. Il cadavere è stato notato intorno alle 2.30 da due ragazzi che in auto stavano transitando nel parcheggio di fronte a Lido Santino, nota stazione balneare lacustre. L'allarme è scattato immediatamente “abbiamo fatto subito retromarcia perchè non ci sembrava possibile che si trattasse di un corpo”, racconta uno dei testimoni.
La donna giaceva a terra, supina, a piedi nudi. Completamente vestita, indossava dei fuseaux neri ed una canottiera scura, i suoi tratti asiatici e la giovane età hanno fatto da subito ipotizzare che si potessse trattare di una studentessa cinese residente a Perugia ed iscritta all'Università. Ipotesi che con il passare delle ore ha trovato conferma nelle indagini dei carabinieri di Perugia e dei colleghi della Compagnia di Città della Pieve. L'identificazione è stata resa possibile grazie all'esame delle impronte digitali della ragazza che aveva regolarmente richiesto ed ottenuto i documenti per la sua permananeza in Italia.
Sul posto il medico legale Gualtiero Gualtieri ha effettuatto un primo accertamento sul cadevere non rilevando evidenti tracce di violenza sul corpo. Soltanto una lacerazione alla testa ma che potrebbe essere avvenuta anche post mortem, elemento che farebbe ipotizzare un trascinamento del cadavere. Il magistrato di turno Massimo Casucci, ha già disposto l'autopsia sul corpo della donna.
In effetti sulla vicenda molti sono gli aspetti ancora da chiarire. Come è arrivata la giovane nel locale in riva al lago Trasimeno? Se fosse arrivata da sola nel parcheggio dovrebbe esserci ancora la sua auto. Chi era con lei? I gestori dei locali sulla spiaggia non ricordano di averla vista nel corso della serata, e testimoni raccontano che a quell'ora di gente non ce ne fosse molta. Che il decesso sia avvenuto altrove e qualcuno abbia poi lasciato il corpo all'inizio della boscaglia? E' un'ipotesi che gli inquirenti non possono trascurare. Si lavora a 360 gradi, non escludendo nessuna pista, nemmeno che possa essersi trattato di un decesso per cause naturali.