Il calvario di Matteo Falcinelli, originario di Spoleto, arrestato dopo una serata in uno strip bar e costretto a subire un trattamento come quello che portò alla morte di George Floyd
E’ una notizia choc quella rivelata solo ora dalla famiglia di Matteo Falcinelli, lo studente 25enne originario di Spoleto che lo scorso febbraio è stato arrestato dalla polizia a Miami, subendo poi dagli agenti violenze che ricordano quelle che portarono alla morte dell’afroamericano George Floyd.
La famiglia, secondo la testimonianza raccolta da Erika Pontini e Sara Minciaroni per il Quotidiano Nazionle, chiede ora giustizia per le violenze subite dal ragazzo ad opera degli agenti della polizia di North Miami Beach.
L’arresto fuori da uno strip bar
Matteo Falcinelli è negli Stati Uniti per frequentare un master alla Floria International University. La sera del 24 febbraio entra, da solo, in un locale. Per bere, ha raccontato poi. Ma quello è uno strip bar. Alcune ragazze gli offrono sesso a pagamento, che lui rifiuta. Offre però da bere ad una ragazza, senza tuttavia contrattare, secondo la sua versione, alcuna prestazione sessuale.
Il tempo di andare in bagno e si accorge che non ha più i due cellulari. Gli viene detto che sono stati ritrovati all’ingresso. Lascia i drink sul bancone e li va a prelevare. Poi i suoi ricordi si fanno confusi.
Secondo quando scritto dai poliziotti nella denuncia, il ragazzo ha creato problemi nel locale. Quel che è certo, perché ripreso dalle bodycam degli agenti, il ragazzo si agita di fronte ai poliziotti. A quel punto, uno di loro lo scaraventa a terra, immobilizzandolo, con un ginocchio sopra il collo.
Nella cella del carcere dove viene portato – è ancora il filmato di una bodycam a testimoniarlo – Matteo viene preso da tre agenti, mentre urla: “Ho i miei diritti”. Un poliziotto lo lega mani e caviglie, pancia in giù.
Gli amici pagano la cauzione per farlo uscire dal carcere. E’ sotto choc per quanto subito. Una volta appreso l’accaduto, la madre si è precipitata negli Stati Uniti per assistere il figlio. E’ stata lei a raccontare le torture subite da Matteo. Per le quali chiede giustizia, attraverso la denuncia preparata con l’avvocato americano.
(le immagini dell’arresto di Matteo Falcinelli dal video diffuso da QN, qui sopra la foto segnaletica dello studente, con le evidenti ferite sul volto)