Si è conclusa nel primo pomeriggio la seconda udienza preliminare relativa all'esplosione alla Umbria Olii del 25 novembre 2006, nella quale morirono tre operai della ditta Manili di Narni (Giuseppe Coletti, Tullio Mottini, Vladimir Todhe) ed il titolare (Maurizio Manili), e che vede come imputato il titolare dell'azienda di Campello Sul Clitunno, Giorgio Del Papa. Presenti questa mattina, ad assistere all'udienza, anche alcuni dipendenti della Umbria Olii, che si sono sfogati con alcune delle vedove: “Anche la nostra vita è cambiata da quel giorno”. Una frase che ha sollevato la rabbia di alcune delle persone che quel giorno hanno perso i propri cari.
Qualche momento di tensione si è registrato poi al termine dell'udienza, quando alcuni familiari degli operai scomparsi nella strage hanno avuto un breve faccia a faccia con Del Papa. Tanto che è intervenuto per calmare gli animi anche un carabiniere, presente insieme ad un collega per sorvegliare l'aula.
La seduta di oggi sarebbe dovuta servire soltanto a notificare le costituzioni di parte civile. A causa di alcuni tecnicismi, però, l'udienza è andata per le lunghe. Saranno infatti da rifare alcune notifiche, mentre si è registrata una nuova costituzione di parte civile, quella del nipote di una delle vittime.
Il giudice ha poi respinto l'eccezione presentata dall'avvocato La Spina, difensore di Del Papa, sulle osservazioni che il Pm ha prodotto come replica alla controperizia di parte. Il gup ha poi aggiornato la seduta al 17 giugno, eliminando l'udienza prevista per maggio.