Riaperta la strada per Visso, Umbria e Marche di nuovo vicine dopo il terremoto | Video - Tuttoggi.info

Riaperta la strada per Visso, Umbria e Marche di nuovo vicine dopo il terremoto | Video

Sara Fratepietro

Riaperta la strada per Visso, Umbria e Marche di nuovo vicine dopo il terremoto | Video

Un mese e mezzo di lavori per riaprire la strada 209 Valnerina, ma i vincoli del Parco dei Sibillini creano problemi | Realizzata una bretella stradale, apertura col ministro Del Rio
Mar, 17/10/2017 - 19:21

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Dieci mesi di chiusura e poi, dopo un mese e mezzo di lavori, ha riaperto martedì pomeriggio la strada provinciale 209 Valnerina tra Preci e Visso. Chiusa per una enorme frana dopo le scosse di terremoto di fine ottobre 2016, la strada che collega l’Umbria alle Marche sarà accessibile soltanto in tre fasce orarie, per il traffico locale. Si rompe così, dopo un anno, grazie all’Anas, l’isolamento tra le due regioni. Un intervento provvisorio (la riapertura completa è prevista entro marzo), che ha previsto anche una bretella stradale realizzata negli ultimi mesi dopo che il terremoto ha fatto franare un’intera montagna sul fiume Nera, che ha invaso la strada.


Terremoto, al via i lavori per la riapertura della SP 209 “Valnerina”


Gli interventi in corso da parte delle ditte appaltatrici, iniziate il 21 agosto, prevedono la presenza sul posto 60 operai e l’ausilio di mezzi aerei. Si tratta di un lavoro di messa in sicurezza molto complicato, che riguarda soprattutto una montagna franata ed ancora pericolosa. Ma intervenire con mine, come avvenuto in altre zone, qui è stato reso più complicato per via dei vincoli imposti dal Parco nazionale dei monti Sibillini, ma anche per i rischi faunistici per delle specie animali presenti. In questo mese e mezzo di lavori è stata realizzata una bretella stradale laddove la frana è caduta sul Nera sommergendo così la strada.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio, del presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e dei rappresentanti istituzionali di Umbria e Marche: l’assessore regionale umbro Giuseppe Chianella ed il presidente marchigiano Luigi Ceriscioli, oltre ai sindaci dei territori. Per l’Umbria, in particolare, c’erano i sindaci di Preci, Pietro Bellini, e Cerreto di Spoleto, Luciano Campana. Presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine dei due territori. “La riapertura della strada provinciale 209 Valnerina fra Preci e Visso, anche se intanto in modalità provvisoria, è un segnale importante: oggi si riallacciano due regioni e due comunità” ha evidenziato l’assessore regionale Chianella.

Lavori per 10 milioni di euro, ecco gli orari di apertura della strada

I lavori, avviati ad agosto dopo una complessa attività di indagini geologiche, rilievi tecnici e progettazione, hanno consentito di mettere in sicurezza il versante roccioso ed avviare la ricostruzione del tratto interessato. “Gli interventi – ha affermato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – sono particolarmente complessi data la grave situazione idrogeologica, generata dal sisma, che ha coinvolto non solo la strada ma anche il fiume e l’intero versante. Anas, di concerto con i Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche, ha impostato i lavori in modo da consentire questa prima riapertura provvisoria per dare respiro al traffico locale, altrimenti costretto a lunghi percorsi alternativi. Al contempo proseguono gli interventi per completare la ricostruzione definitiva, che richiederanno altri quattro mesi”.

Il transito sarà garantito alle autovetture (e ai veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate) in tre fasce orarie: 7:00-8:00; 12:00-13:00; 17:00-18:00 con senso unico alternato per 30 minuti in direzione Visso e 30 minuti in direzione Preci. Nelle prossime settimane, terminate le attività di protezione dei versanti, sarà inoltre possibile incrementare le fasce orarie di apertura al traffico.

Il transito in corrispondenza della frana si svolgerà su una pista di circa 600 metri appositamente realizzata. L’intero tratto sarà monitorato del personale tecnico che in caso di condizioni meteorologiche avverse potrà disporre limitazioni o chiusure temporanee al fine di garantire la sicurezza. I lavori, per un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro, hanno finora riguardato la realizzazione della pista provvisoria, la bonifica dell’intero versante e il disgaggio dei massi pericolanti, la demolizione della galleria artificiale, la realizzazione di ulteriori barriere paramassi e la realizzazione di un alveo provvisorio sul quale è stato temporaneamente spostato il fiume Nera per consentire la sistemazione dell’alveo definitivo nonché il completamento dei lavori.

In seguito al terremoto del 30 ottobre il tratto in questione era stato compromesso da una grave situazione idrogeologica che ha interessato tutto il versante. In particolare, un’ampia frana di oltre 60 mila metri cubi ha travolto l’infrastruttura e ha deviato il corso del fiume Nera, causando la formazione di un bacino lacustre che ha sommerso il piano viabile. Il tratto è stato inoltre interessato da una diffusa caduta di massi provenienti dal costone roccioso e da una condizione di forte instabilità geologica con rischio di ulteriori frane e cadute massi. Tale situazione ha richiesto l’esecuzione di numerosi rilievi tecnici e geologici nonché di un’approfondita fase di progettazione, di concerto con Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche. I lavori rientrano nel primo stralcio del “Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma”, che prevede 500 interventi per un importo complessivo stimato in circa 474 milioni di euro. Si tratta, in particolare, di interventi sulle strade in gestione Anas che non era stato possibile eseguire in regime di emergenza per l’entità dei danni che richiedevano rilievi tecnici e una approfondita fase di progettazione nonché di interventi di ricostruzione da eseguire su strade di competenza di Comuni, Province e Regioni che, in base al decreto legge n. 205 del 11/11/2016, hanno deciso di delegare all’attuazione di Anas in qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile.

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