E’ una protesta che non accenna a fermarsi quella dei cittadini uniti di Perugia e Marsciano: con la loro voce vogliono continuare ad accendere le luci sulle condizioni della S.P. 344 “Settevalli”, la cui situazione per loro ormai è inaccettabile. Lamentano la presenza di buche, asfalto rovinato, temono per la sicurezza di pedoni e guidatori messa a rischio.
Avevano già promesso la protesta, tramite manifestazioni e flash mob. Oggi arriva comunque il primo risultato: sono infatti 2000 le firme già raccolte in una settimana “per chiedere un urgente adeguamento e la messa in sicurezza della Settevalli, con l’eliminazione di tutte le criticità”. Le associazioni puntano il dito contro “anni di omessa manutenzione da parte della Provincia di Perugia che hanno messo a rischio la pubblica incolumità”.
Una raccolta che, dicono i cittadini, non si fermerà: “vogliamo reagire alla indifferenza burocratica della Provincia di Perugia, per protestare contro la mancata messa in sicurezza”. Una volta raggiunto il numero che dia la contezza del disagio, i cittadini chiederanno di essere ricevuti dal Presidente della Provincia, Nando Mismetti. “La situazione – dicono – è di vera emergenza . Tanto che è ostacolato e ritardato anche il transito dei mezzi pubblici di trasporto e soprattutto quello delle ambulanze e dei veicoli dei Vigili del Fuoco provenienti dall ’Ospedale Silvestrini e dalla Madonna Alta, che corrono, se guidati ad alta velocità per emergenze, il rischio di andare fuori strada”.
I cittadini, al termine della riunione del 3 marzo scorso, hanno deciso di appellarsi anche alla Regione ed al Comune di Marsciano: lo sforzo comune dovrebbe così consentire di arrivare a un accordo tra istituzioni, per “una urgente soluzione di intesa per raccogliere i fondi necessari ai lavori da appaltare”. La prossima riunione organizzativa delle associazioni è stata fissata come assemblea pubblica di tutti i cittadini per la data del 23 marzo prossimo alle ore 21 presso la Pro Loco di Badiola per decidere la data della consegna delle firme al Presidente della Provincia e tutte le future iniziative “a garanzia della dignità, della incolumità e della sicurezza dei cittadini”.